Il dottor Giuseppe Di Bella, è il figlio di Luigi, il celebre dottore che ha ideato il Metodo di Bella, ha offerto un punto di vista interessante sull’attuale situazione.
Luigi di Bella, attualmente un medico di ottima fama, ha espresso la sua considerazione sulla situazione che stiamo vivendo, quella della pandemia iniziata nel corrente anno, che ha messo in ginocchio il mondo intero e offre un giudizio critico sul vaccino.
Il direttore Ilario Di Giovambattista dei Radio Radio, ha intervistato il dottor Giuseppe Di Bella per commentare gli ultimi avvenimenti.
Il medico ha iniziato il suo intervento così: «Molte persone sono state letteralmente ipnotizzate e plagiate da questo terrore che gira. Una paura alimentata che trascende i limiti reali della pericolosità di questa pandemia».
Ha paragonato la situazione dei medici che vengono ignorati, come Tarro o De Donno, con quello che è successo al Metodo Di Bella ideato dal padre.
Il dottore ha raccontato che, nonostante molte persone abbiano portato documentazione e testimonianze di guarigione stabile avuta per merito della cura, il metodo non viene ancora accetto da questo regime camuffato da democrazia.
«Elementi importanti emersi da interviste fatte a persone con un prestigio clinico e scientifico evidentemente davano fastidio. Le élite che governano la finanza, la politica, l’informazione, pretendono di gestire in maniera autoritaria e con monopolio la salute della gente e le scelte terapeutiche», ha affermato Di Bella.
Secondo il figlio del famoso medico tutto quello che non deriva da questi centri di potere, seppur autorevole e documentato, non viene accettato. Hanno inserito ai vertici delle istituzioni, anche sanitarie, persone a loro affini per non ledere la credibilità di quello che loro dicono.
«Quello che si sta profilando è estremamente pericoloso. Il programma di questi centri di potere è di istituire una medicina che impone delle scelte terapeutiche in maniera autoritaria senza lasciare possibilità di discussione né al medico, né al paziente», ha proseguito.
«Il presidente del Consiglio Conte ha versato a Bill Gates e alla alla società che si deve occupare del vaccino circa 280 milioni di euro dei contribuenti italiani. Alcune nazioni stanno prendendo le distanze. Se sono informato bene, sia Polonia che Svezia si sono tirate indietro da questo programma», ha affermato il dottor Di Bella.
Ha poi posto il punto su una questione che desta perplessità. La progettazione di un vaccino efficace e sicuro richiede anni di studi, quindi è un po’ paradossale che per il prossimo autunno possa essere già pronto quello contro la Covid.
«In tantissimi hanno fatto esperienza di un vaccino antinfluenzale e subito dopo hanno preso l’influenza con più complicazioni e ricadute. Stanno spostando e rastrellando capitali enormi per un vaccino che se va bene copre fino alla mutazione», ha aggiunto Di Bella.
«Inoltre un centinaio di medici nelle zone più colpite per incidenza di decessi hanno affermato che gli anziani che non ce l’hanno fatta erano nel 95% dei casi plurivaccinati. Cosa che ha sicuramente influito nell’infezione da Covid».
«Con l’informazione continua, e direi quasi ossessiva, la gente è come ipnotizzata, impaurita e condizionata. Le persone spaventate diventano più facilmente gestibili quindi, se gli prospettano una malattia con aggressività molto superiore al reale, vaccineranno chi vogliono», ha insistito il dottor Di Bella.
«Stanno cercando di delegittimare ogni farmaco che non è proposto da questa élite anche se ha dimostrato efficacia nei confronti del virus. Deve subentrare il vaccino».
«È successo un fatto di gravità enorme. Il farmaco in questione è la clorochina. Una rivista internazionale ad altissimo livello, The Lancet, ha fatto uno studio a livello internazionale e l’ha pubblicato affermando che è pericolosa e può ammazzare più persone del virus», ha raccontato Di Bella.
«È sconcertante perché ogni medico che ha capacità di ragionare e un minimo di esperienza sa che questo farmaco si usa da un secolo per curare la malaria e almeno da 40 anni per il lupus».
Ha poi aggiunto: «La gravità è che una rivista autorevole dice una cosa difficilmente accettabile sul piano logico e scientifico e l’OMS si appropria della notizia e bandisce la clorochina. Poco dopo anche l’AIFA fa lo stesso».
«Ma 140 medici hanno fatto una verifica contattando gli stessi ospedali che aveva interpellato The Lancet per la statistica. È venuto fuori che nessuno aveva mai chiesto realmente i dati a questi ospedali. Chi ha promosso e sponsorizzato questo falso da parte di una storica e prestigiosa rivista?», ha chiesto il dottor Di Bella.
Il fine è eliminare i concorrenti del vaccino, come successo a De Donno. «È ovvio che il plasma iperimmune funzioni, perché sono anticorpi contro il virus e inoltre non sono tossici e sono a portata di mano. È un altro mezzo che fa finire il terrorismo, la paura e l’angoscia di questo spauracchio di peste nera».
Il dottor Di Bella ha concluso: «Plasma iperimmune, clorochina, sostanze che attivano il sistema immunitario come retinoidi e vitamina C sono i mezzi che abbiamo a disposizione per sdrammatizzare questa situazione».