Curiosità

Diffusione del virus in classe: senza adeguata aerazione dei locali non c’è scampo. Neppure con le mascherine. Lo studio spagnolo


 

Le classi attualmente rappresentano solo il 6% dei focolai presenti sul territorio. Le dinamiche di contagio da aerosol in classe sono molto diverse se il paziente zero è uno studente o un insegnante. Gli insegnanti parlano molto più a lungo, alzando la voce per essere ascoltati, il che moltiplica l’espulsione di particelle potenzialmente contagiose. Facendo un confronto, uno scolaro malato ovvero positivo,  parla molto sporadicamente.

La situazione più pericolosa si verifica in un’aula non ventilata in cui la persona infetta è l’insegnante (paziente 0).

Se passassero due ore in classe con un insegnante malato, senza prendere alcuna misura contro gli aerosol dei virus, la probabilità di contagio raggiungerebbe fino a 12 studenti.

Se tutti indossassero una mascherina, solo 5 potrebbero contagiarsi. In focolai reali è stato osservato che la distribuzione dei contagi è casuale, poiché gli aerosol si accumulano e si distribuiscono in tutta la stanza senza ventilazione.

Se durante la lezione viene creata ventilazione (naturalmente o meccanicamente) o si apre la finestra per il riciclo dell’aria, il rischio si attenua.

Per calcolare le probabilità di contagio delle persone presenti in situazioni di rischio, è stato utilizzato un simulatore sviluppato da un gruppo di scienziati, guidato dal professor José Luis Jiménez (Università del Colorado), creato con l’intento di mostrare l’importanza dei fattori che ostacolano la diffusione degli aerosol ovvero del virus.

Il calcolo non è esaustivo né può comprendere le innumerevoli variabili che concorrono al contagio, ma serve ad illustrare l’andamento dei rischi in base ai fattori sui quali possiamo intervenire. I soggetti mantengono una distanza di sicurezza nelle simulazioni, eliminando il rischio di contagio da goccioline, ma possono comunque essere infettati se non agiscono sommando tutte le misure in una volta: ventilare correttamente l’ambiente, accorciare gli incontri, ridurre la capacità di trasmissione e indossare mascherine. In tutti i contesti, lo scenario ideale sarebbe all’aperto, dove le particelle infettive si diluiscono rapidamente.

Indossando le mascherine, il rischio sarebbe stato dimezzato. In classe pertanto, la possibilità di infettarsi, visto che gli alunni hanno la mascherina abbassata, diventa altissimo.


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