Dott. Angarano: “Il mal di schiena è un sintomo del Covid”. Ecco come distinguerlo
A distanza di un anno, dalla comparsa del virus nel nostro paese, continuano ad esserci ancora cambiamenti e il virus mira a sopravvivere, tra di noi, il più possibile attraverso mutazioni che si susseguono. Virologi, esperti e medici ci hanno fatto capire, sin dall’inizio, che è possibile riconoscere la malattia da virus Covid da una semplice influenza. Tosse, mancanza di respiro, febbre alta sono i sintomi che lo contraddistinguono dal semplice cola naso stagionale.
Il coronavirus SARS-CoV-2 è un patogeno respiratorio, ma l’infezione che provoca può interessare praticamente ogni organo e tessuto del nostro organismo. Tra i molteplici sintomi osservati dai medici figura anche il mal di schiena, che può essere l’unico presente e anche talmente intenso da richiedere il ricovero.
Mal di schiena e Covid
Tra i molteplici sintomi della COVID-19, l’infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, figura anche un forte mal di schiena. Il sintomo non viene citato espressamente negli elenchi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie americani (CDC – Centers for Disease Control and Prevention), tuttavia è contemplato sotto la voce dei “dolori muscolari o articolari”.
Come riportato da Repubblica, dal professor Gioacchino Angarano, direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive presso l’Azienda Ospedale-Università Policlinico di Bari, i dolori muscolari possono essere molto forti e presentarsi “specialmente nelle donne, anche giovani”.
Lo specialista aggiunge che essi si manifestano “soprattutto nella fase influenzale dalla malattia”, e dunque agli esordi della malattia. Tuttavia il mal di schiena è associato a febbre e a tosse.
Secondo il documento “Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)” pubblicato lo scorso anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fra gli oltre 50mila pazienti inclusi nell’analisi il 15 percento ha sperimentato dolori muscolari, e spesso si trattava di mal di schiena di varia intensità.
“Il dolore alle articolazioni, alla schiena e alle gambe è dovuto alla risposta infiammatoria del corpo al virus. Queste infezioni virali possono provocare tremori, brividi, dolori muscolari e rendere difficile la mobilità”, ha aggiunto lo scienziato. “Sono il risultato del rilascio di interleuchine da parte delle cellule del sistema immunitario, che sono proteine che aiutano nella lotta contro gli agenti patogeni invasori”, gli ha fatto eco il professor Richard Watkins, esperto di malattie infettive e docente di Medicina interna presso l’Ohio Medical University.
Il mal di schiena provocato dal coronavirus SARS-CoV-2 può essere talmente intenso da richiedere persino il ricovero. “Una cosa che non ti dicono è che puoi avere, in qualche modo, un lancinante dolore alla schiena. Chi lo sapeva? Com’è possibile?”, ha scritto la presentatrice statunitense Ellen Degeneres (62 anni) sul proprio profilo Twitter, dopo essere rimasta contagiata all’inizio di dicembre.
La sua storia è analoga a quella raccontata alla Gazzetta del Mezzogiorno da Lucia, una donna di 42 anni di Molfetta che lo scorso novembre si è recata al Pronto Soccorso per dolori fortissimi nella zona lombare. Tutto si immaginava tranne che la causa fosse proprio l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2, determinata dalla positività ai tamponi. “Ho iniziato improvvisamente ad accusare dolori molto forti alla schiena, ma inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto. In accordo con il mio medico, ho iniziato ad assumere degli antidolorifici, ma senza ottenere alcun risultato, anzi le mie condizioni sono peggiorate. Nessun sintomo di raffreddamento, mai avuto febbre, tosse o quella classica perdita di gusto e olfatto”.