Arriva con il nuovo Dpcm di Natale, l’ok per far visita a nonni e parenti non autosufficienti: la circolare che introduce restrizioni più malleabili, allo stesso tempo ha provocato l’ira degli italiani, consapevoli del virus che circola, ma delusi dalle restrizioni troppo severe del Governo.
Marta ha inviato un e-mail alla nostra redazione, per far evincere lo sconforto dopo aver appreso le decisioni del Governo Conte, illustrate nel nuovo Dpcm: “Mia madre vive da sola a 500 km da me e soffre tanto di solitudine, da quando non c’è più mio padre sente tanto la mia mancanza. Il Natale e la Pasqua sono gli unici momenti in cui possiamo riabbracciarci. Questo Natale il Governo non ci darà possibilità di riunirci, resterà da sola e io non me ne do pace. Non posso abbandonare il lavoro prima del 23 e lei è impossibilitata a venire da me perchè cura i suoi animali. Quest’anno mia madre è viva, ma non posso avere la certezza che lo sarà anche il prossimo natale, considerando che mio padre è andato via, per un infarto, durante il sonno e non sarà più con lei a colmare i vuoti d’affetto che il Governo ci costringe a creare”.
Dure e commoventi le parole di Marta ma, come lei, sono molti gli italiani delusi e arrabbiati dalla decisione di chiudere le regioni per evitare spostamenti tra regioni e comuni i giorni di festa.
Lo spostamento sarà consentito solo per ragioni di lavoro, salute o necessità. Che sono anche gli unici motivi per cui sarà possibile lasciare il proprio Comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. In quest’ultima categoria però rientrerebbero anche le visite ai nostri anziani soli il 25 dicembre e non autosufficienti. Lo afferma una circolare del ministero dell’Interno: vediamo che cosa dice.
Tra il 21 dicembre e il 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti tra Regioni, anche se in zona gialla, a meno che non ci siano ragioni di lavoro, salute o necessità. Che sono anche gli unici motivi per cui sarà consentito lasciare il proprio Comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. In quest’ultima categoria però rientrerebbero anche le visite agli anziani non autosuficienti. Una circolare del ministero dell’Interno chiarisce ai prefetti come applicare tutte le norme anti-coronavirus contenute nell’ultimo Dpcm di dicembre e specifica chi avrà diritto di muoversi nonostante l divieto, senza incorrere in sanzioni.
Per prima cosa si specifica che “resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o provincia autonoma. Nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, il suddetto divieto vige anche con riferimento alle seconde case ubicate in altro Comune“.
Nel documento poi si legge: “Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo“. Il giorno di Natale, quindi, si potrà andare a visitare ad anziani soli che hanno bisogno di essere assistiti, ma sul sito del governo rispetto a questa possibilità comunque si ricorda che “nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, sono le categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile”.
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