Nessuno se lo aspettava eppure, l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, ha deciso di rinunciare al suo stipendio.
Sul sito di Palazzo Chigi è stato pubblicato il documento con cui Draghi rinuncia allo stipendio, insieme al suo curriculum e alla sua dichiarazione dei redditi del 2020.
Mario Draghi ha deciso di non voler ricevere alcun compenso per la sua attività a Palazzo Chigi, come viene riportato tra i documenti pubblicati sul sito del governo. Draghi “dichiara di non percepire alcun compenso di qualsiasi natura connesso all’assunzione della carica” di presidente del Consiglio.
Probabilmente in questa situazione di disagio di una nazione martoriata dal covid, il Presidente non se la sente di percepire i soldi che provengono dagli stessi cittadini.
Sulla stessa pagina a inizio maggio sono state pubblicate anche altre informazioni su Draghi: dalla sua dichiarazione dei redditi al curriculum. Un cv in cui si ricorda l’incarico di Draghi come governatore della Banca d’Italia prima e presidente della Banca centrale europea poi. Inoltre il presidente del Consiglio, come risulta dal curriculum, è stato anche professore ordinario di Economia all’università di Firenze.
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, quella pubblicata è risalente al 2020 (quindi con dati relativi al 2019) e vede un reddito di quasi 600mila euro. Per l’anno di imposta 2019 Draghi dichiara un imponibile di circa 581mila euro. Nello specifico la cifra è di 581.665 euro e nella dichiarazione il presidente del Consiglio risulta anche essere in possesso di dieci fabbricati, di cui uno a Londra. Di questi molti sono in comproprietà, uno è in comunione dei beni e rientrano anche sei terreni.
Nello specifico tra i fabbricati risulta anche un immobile a Londra di cui Draghi è proprietario al 100%. C’è poi anche un altro elemento che emerge dalla dichiarazione patrimoniale del presidente del Consiglio: Draghi dichiara di avere una partecipazione, da 10mila euro, nella società semplice ‘Serena’. Ancora, il presidente del Consiglio non risulta essere proprietario di alcuna automobile, barca o aeromobile. Per quanto riguarda, invece, i parenti stretti di Draghi, questi hanno deciso di non rendere pubblica – e non è obbligatorio, si tratta di una scelta facoltativa – la loro dichiarazione patrimoniale.