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Draghi salva il Reddito di Cittadinanza ma potrebbero cambiare requisiti e importo: sconvolgenti novità!

C’è chi punta a eliminare il Reddito di Cittadinanza, c’è chi invece, vorrebbe semplicemente modificarlo, per permettere ai detentori del sussidio, di trovare un lavoro durante i mesi in cui viene erogato l’assegno.

Il vero motivo che ha spinto il Governo a rifinanziare il Reddito di Cittadinanza, è la crisi economica di questo periodo, legato alla pandemia.

Ma il presidente del Consiglio ha già fatto sapere che qualcosa del reddito di cittadinanza cambierà. Vediamo quali aspetti potrebbero essere modificati.

Come potrebbero cambiare le regole del rdc: nuovi requisiti e importi

Secondo quanto riporta la Repubblica il primo cambiamento potrebbe riguardare i requisiti con regole più complicate per ottenere il sussidio. La prossima settimana Draghi dovrebbe partecipare ad alcune riunioni tecniche con le forze di maggioranza proprio per valutare queste modifiche che, comunque, erano preventivate da tempo.

Probabilmente la prima cosa che cambierà sarà il percorso per accedere al reddito con requisiti più stringenti (per esempio sul fronte delle condanne e della residenza continuativa in Italia).  Novità potrebbe esserci anche sui controlli: non vengono più ritenuti sufficienti quelli a campione attualmente svolti.

Un’importante requisito che cambierà l’importo, ad esempio, deriva dalla località in cui si risiede: il costo della vita non è uguale tra nord e sud quindi, questo criterio cambierebbe la ricarica mensile: più sostanziosa per chi vive al nord, più esigua per chi vive al sud.

Un’altra ipotesi di cui si discute in queste ore è quella di modificare anche l’assegno del reddito di cittadinanza. L’idea è quella di rendere la misura meno appetibile per chi non cerca nel frattempo un lavoro. Per questo motivo si pensa di far calare l’assegno nel tempo: importi che diminuiranno mese dopo mese, fino ad azzerarsi dopo i 18 mesi.

Se l’importo venisse ridotto i percettori del beneficio sarebbero meno incoraggiati a utilizzare il reddito come unica fonte di guadagno. Peraltro questo meccanismo potrebbe anche essere legato alle offerte di lavoro ricevute incentivando il beneficiario a cercare e trovare un’occupazione.