Ecco chi è Martina Patti, la mamma che ha ucciso Elena, forse per gelosia
La notizia di questa tragedia ha sconvolto tutti: Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni scomparsa ieri Tremestieri etneo, è stata ritrovata senza vita, uccisa da chi l’aveva messa al mondo.
E’ stata ritrovata morta questa mattina dopo un lungo interrogatorio avvenuto nella notte. Proprio di fronte agli inquirenti la donna è crollata indicando il posto dove il corpo della piccola senza vita era stato abbandonato. Ad accompagnare i Carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo è stata lei stessa.
Dapprima la donna aveva dichiarato che la piccola era stata rapita da 3 malviventi. In seguito è emersa l’assurda verità.
La madre della bambina, Martina Patti, era casalinga. Una coppia giovani, poco più che ventiquattrenni e poco conosciuta in città. Secondo quanto si apprende i due avevano avuto dei dissidi personali, apparentemente non gravi, tanto che si erano da poco separati.
A parlare alle telecamere ci sono i nonni.
La nonna paterna ha riferito che Martina era molto autoritaria.
«Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati: non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa». Così Rosaria Testa, nonna paterna della bambina, nel luogo del ritrovamento del corpo della nipotina di cinque anni. «Quando hanno litigato non voleva andare via da casa – ricorda la nonna distrutta dal dolore – un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l’ho accompagnata a scuola e le ho detto ‘nessuno ti vuole bene più di me. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina».
Il motivo del raptus: la gelosia
Emerge una prima ipotesi sul movente dell’omicidio di Elena Del Pozzo. Secondo quanto afferma la Procura di Catania, il movente potrebbe essere la gelosia: Elena potrebbe essere stata uccisa dalla mamma «per via di una forma di gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente» in quanto non tollerava che alla donna «vi si affezionasse anche la propria figlia».
Martina avrebbe raccontato a investigatori e inquinrenti di aver colpito più volte la figlia con un coltello da cucina per poi mettere il corpicino in dei sacchi neri, prima di nasconderlo sotto terra. La donna, sottolinea la procura, ha anche precisato di aver «portato a termine l’orrendo crimine in maniera solitaria». Sul corpo della bambina, un primo esame medico legale «ha evidenziato molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare».
Riposa piccolo angelo💙
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