Curiosità

Ecco come vedono le persone miopi senza occhiali: un artista ce lo mostra in 8 bellissimi dipinti ad olio

A suggerire come vedono i miopi ci aiuta la stessa etimologia del termine, che deriva dal greco myopos e significa “socchiudere gli occhi”. E’ il gesto che meglio di tutti identifica le persone con questo disturbo visivo.
La miopia è un’anomalia refrattiva causata da una lunghezza del bulbo oculare superiore al necessario o da una eccessiva curvatura della cornea o del cristallino.
L’occhio del miope riconosce nitidamente gli oggetti da vicino, ma fa molta fatica a vedere bene tutto quello che è lontano. Così, non riconoscere un segnale stradale o un amico che si sbraccia dall’altra parte della strada può avere, senza le necessarie contromisure, spiacevoli ricadute sulla sicurezza e sulla socialità. (Da Visionottica.it)

Per questo motivo, un’artista sudafricano ha realizzato dei dipinti usando una prospettiva particolare: ha dipinto i suoi quadri secondo la visione dei miopi.

In questo modo ha deciso di far vedere a tutti la difficoltà dei miopi quando osservano qualcosa. Così con queste tele ad olio, l’artista ha mostrato il mondo sfocato, ma anche surreale e suggestivo dei miopi.

Philip Barlow, l’artista che dipinge la miopia

L’artista si è diplomato nel 1990 in Graphic Fine Art presso la Nelson Mandela Metropolitan University, Philip e decide di viaggiare alla scoperta del Vecchio Continente: tra il 1991 ed il 1994 sviluppa il suo stile dedicandosi a murales, ritratti in pastello e carboncino, disegni ad acquerello, penna ed inchiostro.

La rappresentazione del paesaggio “visto” è semplicemente un veicolo attraverso il quale navigo in un territorio di un’altra natura. Un paesaggio meno ordinario; dove la linea tra il regno fisico e quello spirituale è stata apparentemente rimossa. Tuttavia, questi scenari non sono destinati ad essere di natura surreale. Speriamo che sembrino curiosamente familiari e convincenti.

Philip vive a Riebeek Kasteel, vicino Cape Town-Sudafrica, è sposato ed ha due figli e due cani, come ci tiene a sottolineare sul suo Sito.

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“Le figure nel paesaggio servono come corrieri e riflettori della luce che cade su di loro. Bagnato dalla luminosità, è mia speranza che diventino più belli. Per me, la luce è l’ultimo soggetto perché incarna l’apice di tutta la realtà.”

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