Rinunciare al pane è spesso un gran problema: buono, croccante, saporito e delizioso. Ma siamo sicuri che non è meglio eliminarlo dalla nostra dieta?
Una dieta senza pane provoca nel corpo numerosi cambiamenti che diventano visibili nel giro di poco tempo. Il pane è uno dei protagonisti della nostra alimentazione italiana e pochi decidono di non mangiarlo più. Anche semplicemente se condito con olio e sale e qualche erba aromatica, una fetta di pane diventa un vero e proprio pasto completo.
Pochi sanno che il pane ad es, fa ingrassare molto e quello costituito da farina 00 è addirittura nocivo e può portare all’alterazione e alla comparsa di problemi intestinali.
Se rinunciare ad un alimento significa trarre benefici, allora meglio farlo.
Ricco di zucchero, di amico e di carboidrati, il pane bianco favorisce l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue, nonché la predisposizione al diabete di tipo II.
È anche un alimento molto salato e il sale nascosto al suo interno può aumentare i problemi per coloro che soffrono di pressione alta. Inoltre contiene farina di grano e il conseguente glutine, una sostanza che spesso non è ben tollerata dall’organismo ed è responsabile di varie malattie.
Ma quali saranno quindi i vantaggi di una dieta prima di pane?
Quando riduciamo l’assunzione di carboidrati, la prima cosa che notiamo è una significativa perdita di peso. Quando i carboidrati sono immagazzinati nei nostri corpi come glucosio, ogni grammo di carboidrati immagazzina da tre a quattro volte il suo peso in acqua.
Non appena riduciamo i carboidrati, perdiamo una quantità significativa di liquidi.
I carboidrati sono essenziali per il corretto funzionamento del cervello e contrariamente a determinati alimenti che hanno un determinato contributo nutrizionale, il pane bianco contiene “carboidrati cattivi” che possono avere effetti collaterali dannosi e indebolire il corpo, generando una sensazione di stanchezza.
Pertanto, si consiglia di consumare carboidrati di buona qualità, presenti nel pane cotto con cereali integrali (ricchi di fibre e minerali) o pane di farro (ricco di magnesio, fosforo e calcio).
Le farine raffinate sono famose per aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition suggerisce che questi alti e bassi attivano i centri di dipendenza del cervello, facendoci “beccare” sempre più pane.
Un altro svantaggio delle farine raffinate è l’aumento degli acidi grassi che provoca un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo II nel corpo.
Inoltre, secondo l’American Heart Association, i cereali integrali possono migliorare i livelli di colesterolo e ridurre i rischi di malattie cardiache, ictus, obesità e diabete.
Il consumo di multicereali svolge un ruolo importante nel contributo delle fibre. Il pane invece non favorisce la nostra digestione, perché è povero di vitamine e minerali e praticamente non contiene alcun nutriente essenziale dal punto di vista nutrizionale.
Aggiunge solo calorie “vuote”, che danneggiano il nostro processo digestivo e il movimento intestinale.
Tutti i nutrizionisti sono concordi: eliminare il pane bianco dalla propria tavola e lasciare il posto al pane integrale. Contiene tre volte più minerali, oligoelementi e vitamine del pane bianco.
Ha anche un indice glicemico inferiore e una minore concentrazione di glutine. Questo tipo di pane fornisce fosforo, magnesio, ferro vegetale, zinco e vitamine B1, B3, B6 e B9.
Cosa significa ciò? che non dovrete rinunciare al pane, bensì sostituire ed acquistare del pane fatto da farine diverse, escludendo categoricamente il pane bianco: farina di farro, di mais, di riso, di mandorle, manioca, ceci, farina di segale, ecc. Queste sono opzioni salutari che sostituiscono il pane tradizionale e apportano i benefici di questi cereali sani e nutrienti.