L’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS, ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
Il riconoscimento e la determinazione dell’importo dell’assegno avvengono tenendo conto della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo stesso.
Pochi sanno, che gli assegni del nucleo familiare spettano anche a coloro che sono vedovi/e e che percepiscono l’assegno di reversibilità, ma non in tutte le condizioni purtroppo.
Per aver diritto all’aggiunta dell’assegno di 630 euro, essendo vedovi, bisogna dimostrare di essere inabile o minore orfano.
Il nucleo familiare può essere composto anche da una sola persona ai fini del diritto, purché titolare di pensione di reversibilità da lavoro dipendente di età inferiore a 18 anni. Ossia minore orfano o inabile.
Quest’ultima circostanza presuppone che, a causa di un’infermità o di un difetto fisico o mentale, il titolare della prestazione si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un’attività lavorativa.
Quando il reddito del titolare della pensione di reversibilità non supera ì 28.659,43 euro annui, l’importo dell’ANF è di 52,91 euro al mese ovvero 634 euro all’anno.
Quando il reddito, invece, supera il limite di 28.659,43 euro ma non quello di 32.148,87, l’importo dell’ANF è pari a 15,59 euro al mese per 187 euro all’anno.
Non spetta alcun assegno al nucleo familiare quando il reddito supera i 32.148,87 euro all’anno.
Si ricorda che da questo tipo di prestazione restano esclusi i titolari di pensione ai superstiti liquidate nei fondi speciali dei lavoratori autonomi.
Immaginiamo, dunque, i commercianti, gli artigiani e i coltivatori diretti.
Spetta, invece, quando la pensione di reversibilità è liquidata nel Fondo lavoratori dipendenti.
Per determinare il reddito di riferimento, è necessario considerare tutti i redditi imponibili IRPEF del titolare della pensione di reversibilità dell’anno precedente, il primo luglio di ciascun anno fino al 30 giugno dell’anno successivo.
Coloro che non pur avendone diritto non hanno mai presentato domanda per ottenere gli ANF, possono rivolgersi ad un Patronato e richiedere gli arretrati nel rispetto della prescrizione di cinque anni del diritto.
Ecco spiegato quando ai titolari di pensione di reversibilità spettano anche 634 euro all’anno di ANF e con quale reddito.