I notiziari delle 12 hanno trasmesso tutti la notizia che nessuno avrebbe mai voluto: la bambina di 5 anni, Elena del Pozzo, che risultava essere stata rapita da 3 uomini lunedi pomeriggio, è stata trovata senza vita.
Non era un sequestro purtroppo, come aveva fatto credere sua madre. È stata proprio la donna a far trovare il corpo della piccola in un campo incolto a circa 200 metri da casa
Secondo quanto si apprende da Cataniatoday, è stata la madre a fare trovare il corpo di Elena, che a luglio avrebbe compiuto 5 anni, in un campo incolto, a 200 metri dall’abitazione.
Come confermato dalla Procura etnea sarebbe stato il ritrovamento del corpo della piccola Elena è stato reso possibile in seguito alle pressioni degli inquirenti, durante gli interrogatori, che da ieri sono andati avanti senza sosta. Alcune ‘anomalie’ erano infatti subito emerse agli investigatori nel racconto della donna: tre uomini incappucciati e uno armato di pistola. Nessun testimone, oltre lei, dell’episodio. La donna inoltre non avrebbe chiamato subito i Carabinieri, ma avrebbe prima “finto” di cercare la bambina facendosi aiutare dai parenti e vicini.
Tutto questo ha portato i carabinieri e la Procura a far pressioni sulla donna che sarebbe poi crollata ed ha accompagnato le Forze dell’Ordine al luogo dove si trovava il corpo esanime.
Tutto inizia nel primo pomeriggio di ieri lunedì 13 giugno quando alcuni vicini di casa pubblicano la foto di Elena sui social, con un appello preciso: “Ragazzi, abbiamo bisogno del vostro aiuto, oggi pomeriggio alle tre hanno rapito una bambina che a luglio compie cinque anni. Sono stati tre uomini incappucciati, l’hanno portata via in zona Tremestieri. Vi prego condividete il più possibile, dobbiamo riportarla a casa“. I sequestratori avrebbero bloccato l’auto su cui c’era madre e figlia, “hanno aperto gli sportelli, hanno tirato fuori la bambina“, questa la ricostruzione della donna. I militari hanno trovato delle impronte su cui si lavora.
I carabinieri hanno in seguito acquisito le registrazioni delle telecamere di un’abitazione privata per ricostruire la dinamica di quanto accaduto hanno sentito i genitori che sembra non siano al momento conviventi.
Ultimo aggiornamento ore 14.00. La madre ha confessato: “Ho uccisa io”-.
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