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Elisa morta a 6 anni di leucemia. Il padre: «Usano le foto della mia bimba per finte raccolte fondi. Condividete per fermare questo scempio».


Pordenone: un padre ha lanciato un appello social per bloccare diverse raccolte fondi fasulle, che usano la foto di sua figlia Elisa, morta di leucemia, a soli 6 anni. Oltre al dolore per la perdita della sua bambina, si aggiunge la beffa: nessuno deve lucrare sulla morte di una dolce creatura, strappata alla vita terrena troppo prematuramente.

Papà disperato: “Usano la foto di mia figlia per arricchirsi. Blocchiamoli, denunciamoli”

 

“Stanno cercando di usare l’immagine della mia cara Elisa“, ha scritto il padre Fabio, avvolto dall’angoscia e dal doloro dopo il lutto.

Hanno postato le foto di Elisa, la bimba di Pordenone morta di leucemia, a 6 anni, nove mesi fa dopo una lunga battaglia, per una finta raccolta fondi. “Stanno cercando di usare l’immagine della mia cara Elisa, deceduta lo scorso anno causa leucemia, per trarne profitti illeciti. Vi chiedo la massima condivisione per cercare di fermare questo scempio“, ha scritto il padre della piccola, Fabio Pardini, su Facebook. Come riporta Il Gazzettino, l’uomo ha deciso di sporgere denuncia.

Come dimostrano le immagini postate dal padre della bimba sulla pagina Pardini Fabio Per Elisa, l’immagine della piccola è apparsa in un gruppo Facebook dove si chiedevano fondi per aiutarla a sconfiggere la malattia. La bimba, però, è deceduta mesi fa.

Come si può vedere dall’immagine Facebook sottostante, l’immagine della bambina è finita in diversi siti arabi che si impossessano dei soldi raccolti, usando l’immagine di Elisa che, purtroppo, ora è un bellissimo angelo del paradiso. Il papà scrive: “Fai attenzione, non donare soldi a queste persone !! Apprezzerei se potessi condividere questo post !! Grazie mille dal profondo del mio cuore. Stanno cercando di usare l’immagine della mia cara Elisa scomparsa l’anno scorso per guadagnare denaro illegale. Ti chiedo gentilmente di condividere questo post per porre fine a questo caos”.

Intanto, il padre ha detto che si rivolgerà alle autorità e, su Facebook, ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto: “Volevo permettermi di ringraziare tutte le persone che ancora una volta sono state solidali con noi per l’increscioso fatto”.

Anche noi della redazione di Social-Magazine.it, vogliamo fermare questa ingiustizia e ci auguriamo che questi malintenzionati e delinquenti, possano pagare per quanto successo. Massima condivisione!!!

 

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