Emilio Fede distrutto dopo la morte della moglie: “Cosa farò ora fino alla fine della mia vita? Sono in carrozzella per un intervento sbagliato”
Emilio Fede è completamente destato dal dolore dopo la morte di sua moglie Diana De Feo,
La moglie del noto giornalista e conduttore televisivo si è spenta nella loro casa di Napoli a 84 anni. Erano sposati da 57 anni, hanno avuto due figlie e cinque nipoti. A settembre, aveva subito un delicato intervento e, in questi mesi, si stava sottoponendo a una riabilitazione.
Diana Carla Carmela de Feo (Torino, 9 marzo 1937 – Napoli, 23 giugno 2021) è stata una giornalista e politica italiana, senatrice del Popolo della Libertà per la XVI legislatura.
Era figlia di Italo De Feo, segretario di Togliatti e poi direttore e vicepresidente della Rai.
Questo lutto ha distrutto il cuore del giornalista e fatica a trascorre le sue giornate con serenità.
“Ora sono alla ricerca del me stesso perduto”, ha dichiarato.
Ha ricordato le frasi dette in onore di sua moglie il giorno del suo funerale: “dalle parole nobili che sono state spese nei suoi confronti nel ricordarla il giorno del funerale. Diana è stata una donna straordinaria da un punto di vista umano e professionale“.
Per il giornalista i dolori sono tanti, tra questi anche la pena di quattro anni e sette mesi inflittagli per il suo coinvolgimento nel caso Ruby. Ed è stato proprio in quel momento che Fede ha conosciuto un’altra “donna straordinaria”, la dottoressa Panariello (che si occupa di chi è ai domiciliari): “Quando sono finito anche io nel calderone dei domiciliari, mi ha convocato. Mi ha parlato per mezz’ora e mi ha detto delle cose di grande affetto ed effetto. Evidentemente ha sempre portato sotto la toga un cuore e non soltanto un codice penale. Ha fatto molto per la giustizia e per coloro che si sono imbattuti nella giustizia non sempre senza sofferenze”.
Emilio Fede comunque è ancora fiducioso nella giustizia: “Ci sono tanti professionisti che meritano rispetto“, ma a volte è stata fatta “una mortificazione terrificante dell’essere umano”. Il giornalista infatti chiede il massimo rispetto per i condannati: “Penso alla vita di chi in cella vede trascorrere gli anni della propria vita con grande sofferenza fisica. Ho sempre cercato di capire che la giustizia si deve affermare, ma non sacrificando la vita delle persone”.
I dolori di Emilio Fede paralizzato dopo l’intervento
E per Emilio Fede, la morte della moglie è l’ultimo capitolo di un momento orribile. Soltanto pochi giorni fa, infatti, in vista del suo novantesimo compleanno, raccontava: “È un momento terribile. Dopo che sono caduto per strada, un illustre chirurgo inglese, si fa per dire, mi ha operato alle vertebre e mi ha quasi paralizzato. Sto in carrozzina. Ho deciso che dedicherò una parte dei miei averi alla creazione di una fondazione che assista le persone malate, per non dimenticare chi soffre e non ha i mezzi per curarsi”.