Diritti e doveri

Esenzione ticket per disoccupazione 2021: ecco i requisiti per ottenerla

La sanità italiana, ancora fin ora, è pubblica: in poche parole, i cittadini pagano le tasse e il Governo garantisce loro assistenza sanitaria.

Il servizio sanitario nazionale però non è gratuito: i cittadini che usufruiscono di prestazioni sanitarie, pagano una piccola somma, un costo, ovvero il ticket.

Possiamo definire ticket sanitario come un contributo che il cittadino versa alla spesa sanitaria: il paziente paga pertanto una somma specifica per alcune prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza.

Non sempre i cittadini devono pagare il ticket: la legge italiana ha stabilito che, coloro che si trovano in  situazioni economiche disagiate, non dovranno pagare nulla.

Per basso reddito pertanto, viene assegnato un determinato codice di esenzione: E02 inerente all’esenzione totale di esami e visite specialistiche mentre, codice E94 per l’esenzione totale o parziale del costo dei farmaci.

Insomma,  tutti i cittadini italiani che si sottopongono ad esami sanitari, indagini e visite specialistiche sono tenuti al pagamento del ticket.

Tutti coloro che non vivono in situazioni di disagio economico sono obbligati a pagare il ticket sanitario quando si richiedono visite specialistiche, esami di diagnostica strumentale e di laboratorio, cure termali, prestazioni in pronto soccorso che non rivestono carattere di emergenza o urgenza (codice bianco), non seguite da ricovero.

Per ciascuna prescrizione medica di competenza specialistica ambulatoriale e per ogni prestazione sanitaria l’importo massimo richiesto è pari a 36,15 euro. Diversa la normativa dei ticket sui farmaci il cui importo varia a discrezione della Regione e viene calcolato in relazione ai costi della spesa farmaceutica.

Chi ha diritto all’esenzione

Il ticket sanitario rappresenta un contributo che il cittadino versa a sostegno della spesa sanitaria pubblica. Esso ha visto la sua introduzione grazie al D.L. n. 382/1989 e relativa Legge di conversione n. 8/1990. Successivamente, la Legge n. 537/1993 ha introdotto in maniera organica il regime delle esenzioni dal pagamento del ticket. Tale pagamento subentra nella misura in cui l’interessato fruisca di prestazioni presso strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate oppure per l’acquisto di farmaci.

Attualmente, il pagamento del ticket si estende ai seguenti servizi: prestazioni di tipo specialistico come visite mediche o esami di laboratorio ospedalieri; alcune prestazioni di pronto soccorso; acquisto di farmaci e cure di tipo termale.

Quali sono i requisiti per ottenere l’esenzione ticket per disoccupazione

L’esenzione ticket per disoccupazione rientra all’interno della categoria di esenzioni per reddito. Questo significa che non tutti i casi di disoccupazione prevedono l’esenzione del ticket sanitario.

I disoccupati che possono ottenere tale forma di agevolazione economica sono quelli che presentano un reddito non superiore a 8.263,31 euro.

Il tetto di reddito sale a 11.362,05 euro nel caso in cui vi sia anche il coniuge a carico del disoccupato. Inoltre, qualora vi fossero anche dei figli a carico, il tetto di reddito aumenta di 516,46 euro per ciascun figlio a carico.

Quando si parla di nucleo familiare, in questi casi, si deve sempre tener conto del nucleo fiscale e non di quello anagrafico. Per quanto concerne la presentazione della richiesta, è sempre bene informarsi sulle regole specifiche che prevede la propria regione di appartenenza. In generale, possiamo dire che l’interessato dovrà presentare un’autocertificazione E02 presso la propria ASL di residenza. Con tale autocertificazione dichiara il proprio stato di disoccupazione e di possedere i requisiti per l’agevolazione. Nel caso di variazione di reddito, è utile comunicare tempestivamente alla propria ASL la perdita dei requisiti per il codice di esenzione E02. Ecco come avere l’esenzione ticket per disoccupazione nel 2021.