Dopo il lockdown che ha tenuto gli italiani reclusi in casa per fronteggiare la pandemia e creare distanziamento sociale, i cittadini pensano già alle vacanze. Ma come si potrà andare in spiaggia cercando di mantenere le dovute distanze?
Andare al mare si potrà, tirate un sospiro di sollievo, ma se non volete rinunciare alla tintarella, dovrete rispettare delle regole che sono state elencate da esperti.
Dal 29 maggio si dà il via alla stagione balneare: ritorna il caldo, il sole, la tintarella, ma addio feste in spiaggia, beach volley sulla sabbia, assembramenti sotto l’ombrellone.
No alle passeggiate o alle nuotate di gruppo. Il Coronavirus non ci lascerà vivere le nostre vacanze in tutta tranquillità pertanto, se non vogliamo rinunciare al mare, al sole, all’abbronzatura, dovremmo attenerci a delle regole ben precise, per non rischiare sanzioni pesanti.
Dopo l’agonia della teledidattica che ha stressato i genitori in questi mesi primaverili, nulla cambierà nei mesi estivi, visto che non potranno rilassarsi tanto facilmente sotto l’ombrellone. Dovranno controllare costantemente i propri figli, affinchè questi rispettino la giusta distanza di sicurezza. Però non bisogna desistere. In fondo si starà comunque all’aria aperta, ci si potrà in ogni caso rinfrescare con un bagno in mare – mai come quest’anno pulitissimo – si riuscirà a pranzare in famiglia sotto l’ombrellone. Dopo i primi giorni di adattamento, insomma, l’estate scorrerà come tutte le altre: del resto siamo riusciti a mantenere la calma in questa lunghissima quarantena. Ce la possiamo fare.
Scopriamo insieme quali saranno le regole da rispettare.
2) No all’uso di banconote
Essendo le banconote identificati come oggetti che possono diffondere il virus, passando in mano da un soggetto ad un altro, si darà preferenza ai pagamenti con carta di credito.
Per la stagione 2020 le distanze sono di 5 metri tra le file e a 4,50 tra gli ombrelloni. In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni; la misura di un metro va garantita tra la proiezione di un sistema di ombreggio e l’altro. Le distanze interpersonali sono derogate per i membri del nucleo familiare.
Vietate le attività in spiaggia come: beach volley, calcetto, tennis, pranzi con più persone; no alle piscine e vasche idromassaggio. Non saranno permesse le feste in spiaggia, i falò, le grigliate.
Anche tuffarsi in acqua prevedere delle regole. Previsto in questo caso il distanziamento di almeno 2 metri e divieto di assembramento.
7) No alle passeggiate in spiaggia dopo le 23
La Prefettura di molte regioni emetteranno ordinanze di divieto di accesso alle spiagge nelle ore notturne per ragioni di sicurezza e pubblica incolumità dalle ore 23 fino alle 6 limitatamente alle aree in concessione demaniale, per non vanificare le attività di sanificazione adottate dai titolari degli stabilimenti balneari.
I servizi di bar e di ristorazione forniti nell’ambito dello stabilimento balneare dovranno seguire le linee guida e le disposizioni normative specifiche per la categoria. In caso di consumo di bevande o pasti sotto l’ombrellone/gazebo, dovranno essere osservate le disposizioni relative alle distanze avendo cura di pulire le attrezzature e di gettare la spazzatura.
Rigidi i protocolli sulle condizioni di salute. Ogni genitore avrà l’obbligo di controllare che i propri figli starnutiscano in un fazzoletto e non portino le mani sporche sulla bocca.