Il cancro, come pochi sanno, si previene a tavola. Mangiare alcuni cibi può essere davvero molto pericoloso e se ingeriti quotidianamente, possono favorire l’insorgenza del cancro.
Il dottor Berrino ha da sempre suggerito di mangiare in modo sano ed equilibrato per non ammalarsi: mantenere bassa la glicemia e mantenere basse le infiammazioni, è importante per prevenire qualsiasi tipo di tumore.
Franco Berrino laureatosi in medicina e chirurgia e specializzatosi in anatomia patologica, si è poi dedicato soprattutto all’epidemiologia dei tumori. Dal 1975 al 2015 ha lavorato all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva. Suoi progetti particolarmente significativi sono per lo sviluppo dei registri tumori in Italia, il progetto europeo sulla sopravvivenza dei malati neoplastici.
Franco Berrino ci offre un importante consiglio, indicando quali cibi sarebbe meglio non mangiare, specificandone il motivo per cui si possono sviluppare tumori:
“Un terzo pilastro, dopo la glicemia e le infiammazioni, per ostacolare la crescita tumorale è mantenere bassi i fattori di crescita, che sono delle piccole proteine che stimolano la proliferazione cellulare. Un fattore di crescita molto importante si chiama IGF-1, che vuol dire “fattore di crescita insulino-simile” ed è l’effettore dell’ormone della crescita.
È prodotto soprattutto dal fegato, ma anche in altri tessuti ed è uno dei determinanti importanti della proliferazione cellulare. Sappiamo che l’IGF-1 dipende soprattutto da una dieta troppo ricca di proteine: è normale che ci sia, ci deve essere nel sangue, ma se è alto ci si ammala di più di cancro della mammella dell’intestino e della prostata. Noi abbiamo mostrato che chi ha l’IGF1 alto e chi ha anche un altro fattore che si chiama PDGF, che è il fattore di crescita associato alle piastrine, ha più facilmente recidive.
Noi mangiamo troppe proteine: mangiamo circa il doppio delle proteine di cui abbiamo bisogno, e allora dobbiamo ridurle. Le proteine vengono dalla carne, dai formaggi, dal latte: sono soprattutto le proteine del latte che fanno aumentare i fattori di crescita.
Il latte è un alimento per far crescere, il latte di mucca che mangiamo deve far crescere di 150 kg un vitello in pochi mesi: è un potente fattore che stimola la produzione dei fattori di crescita. Chi beve latte ha i livelli di IGF-1 più alti nel sangue. Quindi, prudenzialmente, anche se gli studi sono pochi, noi raccomandiamo alle persone che hanno un tumore di non bere il latte.
Ci sono dei dati sui tumori della mammella e sui tumori della prostata che dimostrano un aumento del rischio di recidive con il latte. I meccanismi non sono solo questi dell’IGF-1, sono anche legati al fatto che il latte di oggi è molto più ricco di ormoni sessuali perché le mucche vengono munte durante tutta la gravidanza. Il latte di oggi è completamente diverso dal latte di ieri.
Quindi questi tre grandi pilastri: la glicemia, le infiammazioni e i fattori di crescita”.