Rischia una denuncia per abbandono di minore, la mamma di Firenze, che ha dimenticato la sua bambina di 2 anni al supermercato e si è accorta di ciò che era accaduto solo quando è arrivata a casa.
Ad accorgersi che la piccola si era smarrita è stato un cliente che nel supermercato si accingeva a pagare in cassa. Condotta al box accoglienza, si è atteso che la madre arrivasse. La madre della bambina era già giunta a casa quando si è accorta che sua figlia non era con lei: alla base dell’accaduto ci sarebbe un fraintendimento con la sorella.
La piccola ora sta bene e dopo essere stata visitata in ospedale è stata riaffidata alla famiglia, ma la storia potrebbe avere delle conseguenze per la madre della piccola e la donna potrebbe essere denunciata per abbandono di minore.
Il tutto ha avuto inizio in serata quando all’interno del supermercato “Lidl” di via D’Annunzio a Firenze viene trovato un passeggino apparentemente abbandonato: al suo interno, intenta a dormire, c’è una bambina di appena 30 mesi ma intorno a lei nessun adulto. La piccola si risveglia e inizia a piangere spaventata.
Il cliente che l’ha notata a quel punto ha allertato i dipendenti del supermercato che hanno chiamato i carabinieri: in pochi minuti dalla centrale operativa arrivano i militari che si attivano per tentare di capire cosa sia accaduto e soprattutto come stia la bambina. La piccola poi con un’ambulanza della Misericordia è stata portata all’ospedale pediatrico Meyer per accertamenti. È a quel punto che sono arrivati la madre ed il padre, entrambi cittadini egiziani, i quali, in un italiano approssimativo, hanno tentato di spiegare la vicenda.
La madre ha raccontato di essersi recata al supermercato per fare la spesa con la sorella e la figlia di 30 mesi. Una volta all’interno del negozio le due donne si sarebbero separate, ciascuna convinta di aver affidato la sorveglianza della bambina all’altra. Così, completati gli acquisti, la madre si è avviata tranquillamente verso casa dove, dopo più tardi è arrivata anche sua sorella senza però la figlia. Le condizioni psicofisiche generali della bambina sono state giudicate buone dai medici del Meyer: è risultata curata nell’aspetto e nell’igiene personale, non ha la presenza di alcun segno traumatico e il rapporto madre-figlia è apparso solido.