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Foggia. Maestra maltratta bambini dell’asilo con schiaffi e insulti: “Bestia, buttati nel gabinetto”

Ancora una storia di violenza verbale e fisica nei confronti di bambini della scuola materna, di 3 e 5 anni: responsabile della vicenda è una maestra di Foggia, che anzichè prendersi cura dei suoi piccoli alunni, ha maltrattato loro con frasi e schiaffi.

Per gli inquirenti sono state sufficienti le intercettazioni ambientali audio video “hanno documentato, senza dubbio, che la maestra aggrediva sistematicamente i bambini, offendendoli, ingiuriandoli e strattonandoli”.

Il comportamento della donna era tale da rendere “mortificante la permanenza a scuola” e tale “da ridurre gli stessi bimbi in uno stato di paura e soggezione psicologica”.

Maestra di Foggia: maltrattamenti per i suoi piccoli alunni

“Pazzo”, “cretino”, “scimunita”, “deficiente”, “animale”, “bestia”. Sono solo alcuni degli insulti con cui una maestra di asilo apostrofava i suoi piccoli alunni di età compresa tra i due e i cinque anni, arrivando infine anche a picchiarli e a lanciare contro di loro oggetti.

Il Caso nel Foggiano dove ora nei confronti della donna il tribunale del Riesame di Bari ha confermato la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di insegnante e di educatore socio pedagogico per la durata di 12 mesi. Secondo il giudice la 47ennne, insegnante dell’istituto comprensivo statale di Mattinata, avrebbe messo in atto comportamenti ben oltre il consentito maltrattando minori che frequentavano la scuola materna, e a lei affidati.

I fatti contestati andavano avanti già dal 2018 quando la stessa dirigenza dell’istituto scolastico informò i carabinieri di aver ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni genitori allarmati dalle confidenze e dal comportamento dei propri loro figli che frequentavano la Scuola Materna.

Il primo episodio che fece scattare l’allarme su quello di alcuni genitori che avevano trovato lividi sulle natiche della bambina.

Dai video infatti emergono insulti quotidiani ai piccoli ma anche strattonamenti, schiaffi, calci e lancio di oggetti come una bottiglietta d’acqua. Per gli inquirenti le intercettazioni ambientali audio video “hanno documentato, senza dubbio alcuno, che la maestra aggrediva sistematicamente i bambini, offendendoli, ingiuriandoli e strattonandoli”. Il comportamento della donna era tale da rendere “mortificante la permanenza a scuola” e tale “da ridurre gli stessi bimbi in uno stato di paura e soggezione psicologica”. Diverse le frasi minacciose registrati dai militari. Nel rimproverare i piccoli, l’insegnate, più volte si è lasciata andare a pesanti volgarità: “Vai a fare la pipì, vai e buttati nel gabinetto”, “ti faccio la mano lividi lividi, si oggi ti devo fare vedere io. Ti do due schiaffoni che ti faccio volare stamattina”. E ancora: “Non ce la fai a stare col culetto sulla sedia, ti faccio una faccia che non puoi vedere”.