Nella storica via del centro di Genova, in via Prè, un gruppo di persone è stato multato per aver creato assembramento, mentre erano in fila alla mensa dei poveri. Pochi indossavano la mascherina e non veniva rispettata la distanza di sicurezza.
I vigili: “Dopo le segnalazioni siamo intervenuti, era necessario”. Don Giacomo Martino: “La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta”.
La notizia lascia tutti un pò senza parole: multati dai vigili mentre erano in fila alla mensa dei poveri, per mancata distanza di sicurezza uno dall’altro, mancato uso di mascherine e assembramento. La polizia municipale, come racconta la stampa locale, è intervenuta dopo le numerose segnalazioni di residenti e comitati. “Dopo le segnalazioni – ha spiegato il comandante della polizia municipale Gianluca Giurato – per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare. Abbiamo richiamato più volte le persone in coda a rispettare le norme. Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare le norme e siamo dovuti intervenire”.
A questo punto sono scattate le sanzioni: uno di loro è stato anche denunciato per aver mentito sulla età. Aveva detto di essere minorenne ma, trasferito all’ospedale Gaslini per delle lastre, è emerso che invece aveva più di 18 anni.
Ma Don Giacomo Martino, direttore di Migrantes nel capoluogo ligure e punto di riferimento nella diocesi, non è d’accordo su questo comportamento utilizzato dalle Forze dell’Ordine. “Uno dei motti delle forze di polizia è di proteggere e servire – ha ricordato -. La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta. In questo momento è necessario usare l’umanità e anche le associazioni se hanno bisogno di aiuto per gestire le emergenze devono chiedere aiuto. Le stesse istituzioni devono ‘sporcarsi’ le mani con le associazioni, le devono coinvolgere di più. Solo così si può superare un momento così duro per tutti, senza puntare il dito contro nessuno”.
Daniele Marzano, responsabile dell’associazione Veriamici che in via Prè distribuisce pasti ai bisognosi, ha invece specificato che “i vigili ci hanno sempre aiutato. Siamo stati anche noi a chiamarli e a chiedere aiuto durante la distribuzione dei pasti. ma la fila spesso si interseca con la zona dello spaccio”.
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