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Giovanni Toti si rivolge a chi non ha fatto il vaccino: «Il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati»


Dopo l’introduzione del Green Pass, la situazione sembra degenerare: molti sono scesi in piazza per protestare, perchè non sono favorevoli all’utilizzo della certificazione verde, che dal 6 Agosto limiterà la libertà di chi non ha ancora fatto il vaccino.

Il governatore della Regione Liguria, in un post su Facebook, denuncia gli insulti e le minacce di morte ricevute da chi è contrario al vaccino: «Nel mirino da quando mi sono schierato a favore del green pass, denuncerò tutti», ha detto.

Minacce e insulti che avrebbero irritato molto il Presidente della Liguria e per questo ha raccontato tutto sulla sua pagina Facebook: «Lockdown per chi non si vaccina: siete voi che limitate la nostra libertà».

«Mi date del dittatore ma gli unici contro la libertà siete voi — scrive Toti sulla sua bacheca rivolto ai No vax —. Perché il vostro ‘No’ al vaccino rischia di compromettere le libertà di tutti. Ma vi siete già dimenticati i tempi bui con migliaia di morti al giorno, quando pregavamo che il vaccino arrivasse al più presto e ora siamo divisi anche in questa battaglia? Io non lo accetto. Sappiate che da oggi denuncerò tutti gli insulti e gli auguri di morte che a migliaia sto ricevendo da quando per primo mi sono schierato con il green pass. Sappiate che non mi interessa perdere il vostro voto, perché non esiste colore politico nella lotta al Covid. Non chiuderemo più in casa per colpa vostra coloro che diligentemente e con senso civico hanno scelto il vaccino».

Per il presidente della Regione Liguria e co-fondatore di Coraggio Italia «non è giusto rischiare di chiudere in casa coloro che diligentemente e con senso civico hanno scelto di fare il vaccino», perciò si spinge a chiedere misure estreme: «Per quanto mi riguarda, il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati. Non mi fate paura e presto farò la seconda dose, grato alla scienza».

Al governatore è arrivato il sostegno del partito, Coraggio Italia, e dell’assessora regionale alla Cultura e agli Spettacoli Ilaria Cavo: «Massima solidarietà al nostro presidente. Dittatore è chi vuole mettere a tacere il pensiero altrui con insulti e accostamenti storici folli e non chi, come lui, lavora quotidianamente perché questa Regione possa tornare definitivamente alla normalità grazie alla vaccinazione anticovid che è e resta un dovere civico per tutti».


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