Coronavirus

Giuseppe Remuzzi: “Il virus sta cambiando, malati completamente diversi rispetto a 3 settimane fa”


Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ha spiegato che il virus che sta distruggendo le nostre vite è mutato: “continuano a diminuire le terapie intensive e i ricoveri nei reparti normali”.

Remuzzi non è completamente convinto se il virus è mutato o se sia cambiata la carica virale di ogni paziente, ma “sembra di essere di fronte a una malattia molto diversa da quella che ha messo in crisi le nostre strutture all’inizio della pandemia”. Scopriamo nel dettaglio le considerazioni del direttore.

Il virus sta mutando o forse a cambiare siamo noi?

Il Coronavirus sta mutando: sia nel modo in cui si manifesta e sia nelle proporzioni.

A dichiararlo è Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, che in un intervento alla trasmissione Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli, in onda ogni giovedì in prima serata su La7.  “I malati di adesso sono completamente diversi da quelli di tre o quattro settimane fa – spiega Remuzzi – continuano a diminuire le terapie intensive e i ricoveri nei reparti normali. Prima arrivavano nei pronto soccorso 80 persone tutte con delle difficoltà respiratorie gravi, oggi ne arrivano dieci e otto le puoi mandare a casa”.

Buone notizie 

Il professor Remuzzi ha ribadito che questa situazione si sta verificando a livello nazionale e non solo nelle regioni più colpite: il virus si è attenuato ovunque, ma non si comprende il reale motivo. Sembrerebbe una buona notizia ma ci chiediamo se ciò durerà nel tempo o ci dovremmo aspettarci un ritorno del virus, mutato o ancora più resistente.

Per capire se è il virus è mutato o se a essere cambiata è la carica virale di ogni paziente, l’unica cosa che posso dire è che sembra di essere di fronte a una malattia molto diversa da quella che ha messo in crisi le nostre strutture all’inizio della pandemia“. Affermazione, quest’ultima, che lascia immaginare come il virus possa mutare in maniera molto rapida anche nei prossimi mesi, lasciando aperti vari scenari che è meglio non immaginare.


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