Le attese sono finalmente giunte a termine: è stata ufficialmente annunciata la data in cui entreranno in vigore gli aumenti delle pensioni minime promessi dal governo attraverso la Legge di Bilancio, già approvata nei mesi scorsi. Al fine di contrastare l’aumento dei prezzi e l’inflazione, i beneficiari delle pensioni minime dell’Inps vedranno un incremento dell’1,5% per l’intero anno in corso e del 6,4% per coloro che hanno più di 75 anni. Inoltre, verranno finalmente recuperati i pagamenti arretrati tanto attesi a partire da gennaio.
I pensionati di età inferiore ai 75 anni riceveranno un importo di 572,20 euro, rispetto ai 563,74 euro ricevuti in precedenza.
Chi invece ha superato 75 anni, avrà un beneficio ancora maggiore, che si avvicinerà a 600 euro (per essere precisi, 599,82 euro), con un aumento mensile di 36,08 euro rispetto alla cifra precedente di 563,74 euro.
È importante notare che questi importi sono previsti per il 2023. L’adeguamento definitivo avverrà nel 2024 durante la perequazione delle pensioni per quell’anno. L’Inps ha recentemente sottolineato ciò in una nota, aggiungendo che gli importi dell’aumento per il 2024 saranno determinati durante il rinnovo delle pensioni per lo stesso anno.
A partire dal primo luglio, i pensionati che rientrano nelle categorie delle pensioni minime otterranno anche i pagamenti arretrati per i mesi che vanno da gennaio a giugno.
Secondo le prime stime, l’aumento previsto per il prossimo anno sarà superiore al 2,7%.
Perché fino ad oggi i pensionati non hanno ricevuto gli attesi aumenti? È possibile che ci siano state inesattezze riguardo al numero totale di coloro che avrebbero dovuto beneficiare di tali aumenti. Di conseguenza, il Ministero del Lavoro ha preso immediatamente provvedimenti per risolvere questa problematica. Tuttavia, il governo Meloni ha una visione chiara per il futuro delle pensioni minime. “Entro la fine della legislatura, porteremo le pensioni minime a mille euro. Già le abbiamo aumentate a 600 euro e continueremo su questa strada”, ha recentemente dichiarato Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e vicepremier.