Diritti e doveri

Grossa novità Dichiarazione Redditi 2021: spese mediche non più detraibili se pagati in contanti

La Dichiarazione dei Redditi, per tutti gli italiani è ormai vicina e che porta con se grosse novità che non piaceranno agli italiani.

Una delle più importanti novità da segnalare è quella relativa alle spese sanitarie per cui spetta la detrazione del 19% ai fini IRPEF, che devono essere sostenute con strumenti di pagamento tracciabili per ottenere il relativo rimborso. Se il pagamento è avvenuto in contanti, non è sarà più possibile ottenere la detrazione. Cerchiamo di capire più nel dettaglio, cosa è cambiato nel 2021 e quali spese non saranno più considerate detraibili.

Grossa novità Dichiarazione Redditi 2021

Paghi in contanti? Ecco le spese che non puoi detrarre…

Obbligatorio dal 1° gennaio il versamento tracciabile (come bancomat, carta di credito o assegni) per numerosi esborsi, dalle prestazioni sanitarie private all’istruzione scolastica o le attività sportive, che verranno “scaricati” nel 730 del 2021.

La disposizione, introdotta con la legge di Bilancio 2020, riguarda tutti gli oneri per cui è prevista la detrazione del 19 per cento. Se il versamento non viene realizzato con questo metodo, non c’è il riconoscimento della detrazione.

Spese mediche: per ottenere la detrazione sulle spese mediche si dovrà effettuare il pagamento della prestazione tramite bancomat o carta di credito, non in contanti. Vanno pagati con strumenti tracciabili gli onorari per le prestazioni specialistiche rese da professionisti (o da esercenti le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione), per i servizi sanitari resi in farmacia (come il monitoraggio della pressione o analisi), per il rilascio di certificati medici o altre prestazioni realizzate presso strutture private non accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Altre spese: richiedono il pagamento tracciabile gli abbonamenti al trasporto pubblico locale o per lo scuolabus, le spese di istruzione scolastica e universitaria, le rette per l’asilo nido, le spese per le attività sportive dilettantistiche praticate dai ragazzi di età compresa tra i cinque e i 18 anni, gli affitti degli universitari fuori sede, le spese per l’agenzia immobiliare per l’acquisto di casa. Al nuovo regime sono soggette anche le spese per l’assistenza personale (come il salario delle badanti), i premi delle polizze vita, le erogazioni liberali e le spese funebri.

Si possono invece continuare a pagare con i contanti sia le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici (come i prodotti ortopedici o gli ausili per disabili) sia quelle rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.