I medici affermano: “osservando la larghezza del vostro collo, ci rendiamo conto se siete predisposti a malattie cardiache”
Molti i medici che, osservando semplicemente il paziente, valutano le sue condizioni generali di salute. Come gli occhi e la lingua possono rivelare malattie e patologie, anche la circonferenza del collo è un valido aiuto per i medici che possono dedurre se il paziente è predisposto a malattie cardiache.
In diversi convegni in cui hanno partecipato medici di base e cardiologi, è emerso un dato significativo relativo alla predisposizione cardiaca dei pazienti. Da quanto affermano, maggiore è la circonferenza del collo, maggiore è la possibilità che il soggetto abbia problemi al cuore.
Cuore e collo: più sarà magro, maggiore sarai in salute
Per arrivare alla suddetta affermazione, sono stati condotti studi su un campione di 3.300 persone, sia uomini che donne. Oltre a calcolare la circonferenza addominale, fattore altrettanto utile per valutare la predisposizione alle malattie, veniva misura anche la circonferenza del collo.
Maggiore è la circonferenza del collo, maggiore è il colesterolo e diabete
Dopo un’attenta analisi dei dati ottenuti, analizzati dalla dottoressa dott.ssa Sarah Rosner Preis e da tutta la sua equipe, è emerso che maggiore è la circonferenza del collo di una persona, maggiore è il rischio di avere alti livelli di LDL ( colesterolo cattivo) nel sangue. A ciò si è associato anche una maggiore resistenza all’insulina e zuccheri nel sangue di valore elevato.
I medici pertanto sono arrivati ad una conclusione: per valutare la salute di un paziente che si rivolge al proprio medico, si potrà osservare sia la circonferenza dell’addome e sia quella del collo.
Sia il grasso addominale sia gli zuccheri in eccesso, sono i responsabili dell’aumento delle dimensioni di giro vita e giro collo.
Il consigli dei medici dell’Università di Oxford, suggeriscono ai cardiologi e medici di base di tutto il mondo, di valutare questi due parametri in tutti i pazienti; ciò potrebbe essere una chiave aggiuntiva alla prevenzione delle malattie cardiache.