Diritti e doveri

Il Belgio cerca lavoratori stranieri: offre stipendio di 4.000 euro. Ecco i settori in cui si assume


Il Belgio, come molti Paesi, cerca lavoratori per colmare carenze in settori chiave come ingegneria, IT e industria. Ma perché un italiano dovrebbe considerare di trasferirsi? Con salari più alti, orari flessibili e un’alta qualità della vita, il Belgio offre interessanti opportunità per chi cerca nuove prospettive lavorative.

Secondo un recente rapporto dell’Autorità Europea del Lavoro, sono ben 186 le professioni in cui il Belgio sta affrontando una significativa carenza di manodopera. Questi settori includono l’ingegneria, l’industria manifatturiera, l’edilizia, la finanza e l’IT. Tuttavia, non si limitano a ruoli altamente specializzati: anche professioni più pratiche e quotidiane risentono della mancanza di personale.

Tra le figure professionali più ricercate in Belgio troviamo:

  • Elettricisti
  • Idraulici
  • Meccanici
  • Saldatori
  • Cuochi e assistenti di cucina
  • Camerieri
  • Colf e badanti
  • Baby sitter
  • Operatori di call center
  • Addetti alle vendite
  • Responsabili di magazzino
  • Consulenti finanziari
  • Professionisti del marketing online
  • Tecnici e ingegneri specializzati in energie rinnovabili
  • Architetti del software

Sebbene ci sia una forte domanda per queste professioni, è importante notare che conoscere la lingua del luogo può rappresentare un vantaggio determinante. In Belgio si parlano principalmente tre lingue: il francese nella parte meridionale, il fiammingo nelle Fiandre a nord e il tedesco in una piccola zona orientale. Tuttavia, l’inglese è diffuso e può essere sufficiente per alcune posizioni, specialmente nelle aree più internazionali o nei settori tecnologici.

Perché un Italiano Dovrebbe Considerare il Belgio?

Il Belgio offre numerose ragioni per cui un italiano potrebbe prendere in considerazione un trasferimento lavorativo, sia a breve che a lungo termine. Una delle attrazioni principali è sicuramente lo stipendio medio. Nel 2022, secondo lo Statbel, l’ufficio statistico belga, il reddito medio lordo è stato di 4.076 euro al mese, decisamente superiore alla media italiana, che si attesta intorno ai 2.330 euro lordi.

Non è solo lo stipendio a rendere il Belgio interessante, ma anche il carico di lavoro ridotto. Infatti, la settimana lavorativa media è di 34,9 ore contro le 36,2 ore dell’Italia. Alcune aziende belghe stanno inoltre sperimentando la settimana lavorativa di quattro giorni, riducendo ulteriormente le ore di lavoro senza sacrificare lo stipendio. Anche se questa soluzione è ancora poco diffusa, rappresenta un esempio della flessibilità che alcune imprese stanno adottando.

Il Costo della Vita in Belgio

È vero che il costo della vita in Belgio è più alto rispetto all’Italia, soprattutto nelle grandi città come Bruxelles o Anversa. Tuttavia, questo non significa che mantenersi in Belgio sia più difficile. Al contrario, secondo WorldData.info, il potere d’acquisto di un lavoratore belga è superiore del 22% rispetto a quello di un italiano. Questo significa che, nonostante il costo più elevato di alcuni beni e servizi, gli stipendi più alti permettono comunque di vivere in maniera più agiata.

Un Tasso di Disoccupazione Più Basso

Un altro fattore attrattivo è il basso tasso di disoccupazione del Belgio, che si aggira tra il 5,3% e il 5,5%, nettamente inferiore a quello italiano, che supera il 6,5%. Questo rende il Belgio una meta interessante per chi cerca stabilità lavorativa, in particolare in settori in crescita che offrono numerose opportunità di impiego.

Burocrazia Snella per i Cittadini Europei

Per quanto riguarda i requisiti burocratici, trasferirsi in Belgio è relativamente semplice per i cittadini italiani, in quanto entrambi i Paesi fanno parte dell’Unione Europea. Per i lavoratori italiani non è richiesto né il passaporto né il visto. Dopo tre mesi di permanenza, tuttavia, è necessario iscriversi all’anagrafe nazionale, presentando documenti come la carta d’identità, la tessera sanitaria e una prova di residenza. Inoltre, bisogna dimostrare di avere risorse economiche sufficienti per mantenersi. Una volta iscritti, viene assegnato un numero di registro nazionale, indispensabile per accedere ai vari servizi, come l’assistenza sanitaria.

Per chi prevede di restare in Belgio per più di dodici mesi, sarà necessaria anche l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), che consente di mantenere i diritti civili e sociali nel proprio Paese d’origine.

Conclusioni

Trasferirsi in Belgio per lavoro può rappresentare un’opportunità molto vantaggiosa per gli italiani, sia in termini di retribuzione che di qualità della vita. Il Paese, con i suoi alti salari, il minore tasso di disoccupazione e una settimana lavorativa più breve, offre un ambiente professionale stimolante, soprattutto per coloro che operano in settori in forte crescita come l’ingegneria, l’IT, e le energie rinnovabili.

Inoltre, il processo di trasferimento per i cittadini dell’Unione Europea è snello e privo di complicazioni burocratiche, rendendo il Belgio una meta facilmente accessibile per chi desidera esplorare nuove opportunità professionali.


error: Contenuto protetto da Copyright