Il bonus di 200 euro non è automatico: ecco in che modo inviare il modulo per ottenere i soldi
Nel mese di luglio tutti coloro che non hanno un reddito superiore a 35.000 euro, potranno ottenere il bonus da 200 euro, in busta paga o accreditato sulla pensione.
Alcune categorie di lavoratori però, non lo riceveranno in automatico ma dovranno inoltrare un apposita domanda per ottenerlo.
L’ipotesi è di una sua erogazione nel mese di luglio – la busta paga si rivelerà, dunque, più ricca del solito considerata anche la quattordicesima – per lavoratori dipendenti, stagionali, autonomi ma anche per i pensionati, i percettori del Reddito di Cittadinanza, i disoccupati percettori di Naspi, colf e badanti. Proprio con riferimento a queste due ultime categorie è ora nota la procedura di inoltro della domanda. Solo dipendenti e pensionati, infatti, riceveranno automaticamente il Bonus in busta paga o nel cedolino della pensione. Tutti gli altri dovranno, probabilmente, inviare una richiesta ma secondo modalità differenti – alcune non ancora note.
Bonus 200 euro, l’invio della domanda per colf e badanti
I beneficiari del Bonus 200 euro che dovranno inoltrare domanda della misura sono: lavoratori autonomi, stagionali, incaricati alle vendite, lavoratori del mondo dello spettacolo, titolari di rapporto di lavoro co.co.co, colf e badanti mentre i percettori di RdC a Naspi otterranno l’importo – probabilmente – con la ricarica mensile.
Il Decreto Aiuti, infatti, nel comma 8 dell’articolo 32 stabilisce che i lavoratori domestici potranno ottenere l’erogazione dei 200 euro entro luglio a condizione che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data 18 maggio 2022 e procedano con l’inoltro della richiesta all’INPS avvalendosi degli enti di patronato.
Requisiti e pagamento dell’importo spettante
Tutti coloro che entro la fine dell’anno supereranno un reddito di 35.000 euro, rischieranno di dover restituire l’importo ricevuto.
Tutti i pensionati invece riceveranno l’accredito di 200 euro sulla pensione senza dover compilare moduli.
Anche se la piattaforma informatica per le domande non è ancora pronta, i patronati stanno già accettando un ’prenotazione’ della richiesta da parte dei lavoratori, per poi fare materialmente l’invio appena sarà possibile.
Dunque non si tratta di inviare la documentazione per la domanda Inps ma si una semplice prenotazione, in modo che il patronato ha tutto a disposizione nel momento in cui Inps attiverà la procedura informatica per il caricamento della domanda.
Autodichiarazione
Ricordiamo che è fondamentale, per tutti i lavoratori, produrre un autocertificazione per dimostrare che il proprio reddito non superi 35 mila euro. Tale autodichiarazione sarà consegnata al proprio titolare o datore di lavoro di qualsiasi categoria.
Secondo quanto riportato nell’art. 32, commi 1 e 18 del decreto-legge 17 maggio 2022, n.50 (decreto Aiuti), l’indennità verrà sì riconosciuta in maniera automatica, ma solo “previa dichiarazione del lavoratore di essere titolare di alcuni requisiti espressamente previsti all’art. 32, commi 1 e 18”.
Questo vuol dire che i lavoratori che hanno i requisiti necessari e intendono usufruire del bonus di 200 euro, dovranno presentare un’autodichiarazione utile ad attestare il possesso dei requisiti stabiliti dal decreto Aiuti. Si tratta, quindi, di una certificazione fondamentale per l’accesso al sostegno economico di 200 euro.
Dunque, il datore di lavoro sarà sollevato da ogni responsabilità riguardo ciò che viene dichiarato dal dipendente. Nel caso in cui, infatti, il lavoratore dovesse dichiarare il falso, sarà l’Agenzia delle Entrate a procedere al recupero delle somme.
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