Coronavirus

Il parroco ai fedeli sui social: “In chiesa solo se vaccinati o negativi al tampone”. Scoppia la bufera

Bufera social dopo le parole del parroco di un piccolo paese della provincia di Matera, Bernalda.

In questa piccola comunità di 12mila anime, 37 sono attualmente positivi al coronavirus, 4 dei quali ricoverati, per questo il parroco ha deciso di prendere soluzioni drastiche.

Don Pasquale Giordano, parroco della Mater Ecclesiae, ha deciso così di sconsigliare l’accesso in chiesa alle persone non vaccinate o senza la certificazione di un tampone negativo, per contrastare la diffusione del virus a Bernalda.

Dato il diffondersi del contagio da Covid-19 esorto caldamente, soprattutto i ragazzi e i giovani, a effettuare il tampone di verifica e ad aderire alla campagna vaccinale che si terrà nei prossimi giorni – scrive Don Pasquale su Facebook -. Per l’accesso in chiesa e negli spazi della parrocchia, è gradito un riscontro di un tampone recente o del vaccino. Per garantire sicurezza alle persone più fragili che frequentano la chiesa chiedo gentilmente a chi non ha intenzione né di fare il tampone né di vaccinarsi di astenersi dal venire in parrocchia. È carità cristiana tutelare la propria e l’altrui salute”.

Il post ha generato numerose reazioni contrastanti, tra chi approva la posizione del parroco a chi lo accusa di voler imporre una sorta di dittatura sanitaria ai suoi fedeli.

Sono sereno, la mia è un’esortazione a vaccinarsi – aggiunge Don Pasquale -. Il mio messaggio è quello di tutelare le persone fragili e tra queste ci sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati. Ho voluto invitare la comunità ad aderire alla campagna organizzata dalle autorità facendo mie le preoccupazioni che si sentono a Bernalda in questi giorni. Credo che non sia stata data un’interpretazione corretta alle mie parole, per questo in tanti stanno scrivendo. Certamente non rispondo agli insulti. Ho letto da qualche parte che le mie parole sono contro chi non si è vaccinato o non fa il tampone. Non è così, anzi è proprio a tutela di chi non è vaccinato, quindi è più fragile, che ho scritto il messaggio”.