La situazione in Italia sembra peggiorare giorno dopo giorno e il numero dei positivi e di chi purtroppo arriva in terapia intensiva cresce di ora in ora. Per questo motivo, il Governo ha deciso di imporre delle regole più restrittive, in particolare per i non vaccinati, che dovranno quasi sicuramente utilizzare un Green Pass diverso da quello usato fin ora, che permetterà loro solo di andare a lavorare o per fare la spesa, ma non potranno accedere a ristoranti, bar, attività ricreative. Il motivo è molto semplice: si sta cercando di evitare la quarta ondata e l’appello dei medici è sempre più forte: si rischia una nuova ondata di morti.
A parlare sono gli stessi rianimatori che lanciano l’ allarme: «A seguito del ricovero in terapia intensiva i pazienti Covid hanno una possibilità di decesso dal 30 al 75%. Dobbiamo evitare questi ricoveri. Il nostro appello è chiaro: chiediamo a tutti gli italiani di vaccinarsi e ai vaccinati da più di 6 mesi di fare la terza dose, e di attenersi all’uso delle mascherine e igiene delle mani». Queste le parole di Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti). «Chiediamo al governo di mettere in atto subito manovre per una maggiore attenzione, senza attendere il colore ‘giallò che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti».
E dopo i rianimatori, ecco le preoccupazioni degli anestesisti. «Siamo in piena quarta ondata pandemica. C’è grande preoccupazione: le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese». Lo afferma Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), sottolineando la necessità di accelerare molto sulle terze dosi e osservare la massima attenzione per le norme di prevenzione.
Una previsione di sofferenza per le terapie intensive già evidenziata nei giorni scorso dagli anestesisti ospedalieri dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac). «Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal Covid.19, con un +95% di ricoveri ed un +8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della quarta ondata della pandemia da SARS-CoV2. Con queste cifre – afferma Giarratano – e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento».