In arrivo la tempesta dell’Immacolata. Italia stretta dal gelo e neve in pianura
E’ in arrivo un forte peggioramento nelle prossime ore. Molti la chiamano la tempesta dell’Immacolata poichè vedrà il suo apice proprio l’8 dicembre. L’Italia sarà stretta dal gelo e ci sarà neve anche a bassa quota.
Arriva il gelo ovunque
E’ in arrivo tanta neve, abbondante anche in pianura! L’ultimo aggiornamento meteo non solo conferma, ma rincara addirittura la dose.
Questo è quanto emerge dagli ultimissimi dati a nostra disposizione in vista della prima festività di dicembre che vede dunque ampiamente confermata la possibilità di gelo e nevicate fino al 9 dicembre.
Già a partire dai prossimi giorni si verificheranno delle discese meridiane (ovvero da Nord verso Sud) di aria gelida la quale, giungendo in prossimità del Mediterraneo, si troverà a dover affrontare l’arco alpino e, in qualche modo, a superarne la barriera. Ebbene, l’aria gelida farà il suo ingresso in Italia principalmente dalla Porta della Bora (5/6/7 dicembre) andando ad incanalarsi ed estendersi sulla Valle Padana, intrappolata dalla cortina di montagne alpine e appenniniche.
Ma il colpo di grazia lo darà un vortice ciclonico che, dal giorno dell’Immacolata, si staccherà dal ciclone atlantico approfondendosi sul mar Ligure e che, incontrando nel suo movimento da Ovest verso Est il cuscino freddo padano, potrebbe provocare nevicate copiose a partire dal Nordovest, anche in pianura.
Ecco quindi che si completerebbe una manovra a tenaglia con l’Italia stretta tra il gelo da una parte e l’ingresso perturbato dall’altra.
Se tutto ciò venisse confermato è lecito aspettarsi tante precipitazioni che, date le temperature molto fredde che interesseranno l’Italia, risulterebbero nevose fino in pianura imbiancando città come Cuneo, Torino, Genova (qui magari mista tra la pioggia), Milano, Varese, Como, Bergamo, Brescia, Pavia e Piacenza, ma sul Veneto occidentale (attenzione a Verona e Vicenza). I fiocchi potrebbero continuare a cadere fino alle prime ore di giovedì 9 raggiungendo accumuli compresi tra 2/5 in Piemonte e di circa 5/10 cm in Lombardia ed Emilia occidentale.