In quale unico caso la pensione di invalidità va in eredità al coniuge dopo la sua morte?
Abbiamo parlato in molti articoli della pensione di reversibilità ovvero del sussidio economico che viene ereditato in favore della moglie o dei figli quando il pensionato muore. Ma se il cittadino deceduto era invalido e percepiva anche la pensione di invalidità, dopo la sua morte verrà concessa quella somma di denaro agli eredi? Si, ma solo in un singolare caso.
In quale unico caso la pensione di invalidità va in eredità al coniuge
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata dalla Repubblica Italiana, concessa a domanda, ai lavoratori dipendenti assicurati presso l’INPS affetti da infermità o difetto fisico o mentale che abbiano ridotto in modo permanente la loro capacità di lavoro, in attività confacenti le proprie attitudini, in misura superiore ai due terzi.
Come è calcolata la pensione di invalidità
Per questo motivo la pensione di invalidità non varia a seconda dei contributi versati da quel soggetto quando lavorava. L’importo dell’assegno viene deciso in base alla percentuale di invalidità. Per chi ha un invalidità del 100%, la somma erogata è 650 euro mensili.
L’obbligo di comunicazione all’INPS
Tra l’altro, non solo gli eredi non riceveranno nulla della pensione di invalidità ma addirittura su di essi grava un onere preciso. Devono comunicare all’INPS l’avvenuto decesso del disabile al più presto. In questo modo l’istituto di previdenza potrà interrompere il versamento delle mensilità. Se gli eredi non sono celeri nel dare questa comunicazione potrebbero essere accusati di truffa ai danni dell’INPS.
Eppure, nonostante quello che abbiamo appena scritto, c’è anche un unico strano caso in cui la pensione di invalidità va in eredità al coniuge.
In quale caso la pensione di invalidità è riscossa dall’erede
In effetti, c’è un solo caso in cui la pensione di invalidità può essere legittimamente riscossa dagli eredi. È il caso in cui il soggetto disabile venga a mancare prima dell’inizio del pagamento da parte di INPS. Supponiamo che un soggetto faccia domanda di invalidità, e dopo la visita dalla commissione medica, muoia prima del completamento della trafila burocratica. In questo caso i parenti possono chiedere all’INPS di completare l’accertamento in base alla documentazione medica. Se riconosciuta l’invalidità, i parenti hanno diritto di ricevere la pensione di invalidità per i mesi passati dalla domanda alla morte.
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