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Inietta feci nel sangue del figlio di 9 anni per compromettere la sua guarigione, mamma rischia 30 anni di carcere

Sydney. Altra storia di violenza di una madre nei confronti di suo figlio: la donna ha avvelenato il figlio iniettando feci nel suo sangue e ora rischia fino a 30 anni di carcere.

Inietta feci nel sangue del figlio di 9 anni per compromettere la sua guarigione

Una madre di quattro figli è sotto processo per aver avvelenato suo figlio con le feci mentre era in cura in un ospedale di Sydney .

Il processo contro la donna, che non può essere identificata a fini legali, è iniziato mercoledì dopo numerosi ritardi.

Nonostante prove schiaccianti, nega di aver iniettato le feci nella cannula di suo figlio di  nove anni, dopo essere stato ricoverato al Westmead Children’s Hospital.

Il bambino che era in cura per altre patologie,  ha sviluppato la febbre, è diventato confuso e delirante dopo alcuni giorni dal ricovero.  I medici non riuscivano a capire cosa c’era che non andava in lui e non comprendevano come mai la terapia non stava funzionando.

Ad accorgersi che qualcosa non andava, sono stati gli infermieri che spesso sentivano urlare il bambino e pertanto sono chiamati a testimoniare.

Alcuni riferiscono di aver sentito il ragazzo urlare: “Perché mi stai facendo ammalare… perché mi stai avvelenando?”

Un esperto di malattie del sangue ha anche fornito prove, dicendo che è stato trovato nel sangue del giovane un particolare organismo che può vivere solo nell’intestino e che sopravvivere nelle feci umane.

La sua emocoltura è risultata positiva anche per e.coli, un batterio gram negativo.

L’avvocato della donna di 39 anni dice che potrebbe esserci una spiegazione ovvero che la flebo potrebbe essere stata contaminata in precedenza.

Per la difesa si tratterebbe di un incidente, ma se la donna dovesse essere considerata colpevole rischia una condanna fino a 30 anni di carcere.

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