Diritti e doveri

INPS aumenta la pensione d’invalidità a 660€ ma non concede più questi bonus agli invalidi: ecco quali


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I soldi per coprire tutte le spese, i bonus, i sussidi, che lo Stato ha istituito, iniziano a scarseggiare. Motivo per cui sono iniziati “i tagli”.

Nell’agosto 2020, tutti saprete, che le pensioni di invalidità al 100% sono passate da 287 euro a 660 euro, in seguito ad una una sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito l’incostituzionalità degli importi della pensione stessa, troppo bassi per dare dignità all’invalido.

Da quella data perciò, gli invalidi possono ottenere tale importo al mese, a patto che non si superi un reddito personale di 17.050 euro all’anno.

Tale aumento però, molto gradito dai percettori di invalidità, ha tolto loro la possibilità di richiedere altri bonus. L’Inps infatti, ha tagliato loro il reddito di cittadinanza e ad alcuni è stato addirittura annullato.

Stop ai bonus per gli invalidi

La misura di contrasto alla povertà ha tra i tanti requisiti, quello del reddito familiare. E la pensione di invalidità, anche se assistenziale, fa aumentare questo reddito, portando le famiglie a vedersi ridurre il sussidio o in alcuni casi a perderlo del tutto. In pratica, essendo una prestazione assistenziale, la pensione di invalidità non concorre all’importo dell’ISEE, ma concorre al reddito familiare che è uno dei tanti requisiti del reddito di cittadinanza.

Agli invalidi 100% l’aumento della pensione in molti casi è stato controproducente. Soprattutto per chi percepiva il reddito di cittadinanza.

E nello specifico è integrativo della pensione di invalidità. Un tipico esempio è quello della famiglia con reddito di cittadinanza da 500 euro al mese, al cui interno c’è un disabile, che fino all’approvazione dei dettami della Consulta, prendeva 280 euro al mese di pensione.

L’importo dell’aumento, nell’ordine di 400 euro circa, viene detratto in maniera totale dal reddito di cittadinanza. Che da 500 euro passa a 100. Per godere dell’incremento, cioè per migliorare la propria condizione, non ci sono altre vie che dividere il nucleo familiare, ovvero escludere l’invalido dallo stato di famiglia, ma questo spesso non si può fare.

Insomma, lo Stato prima da e poi prende…

Questa è la triste verità che stanno vivendo molte famiglie che prima ricevevano il reddito di cittadinanza e ora non più, perchè in casa vi è un invalido, che secondo l’INPS avrebbe a disposizione 660 euro al mese, sufficienti per sfamare tutta la famiglia. Roba da pazzi!





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