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Troppi soldi spesi e poche entrate per l’INPS che lancia l’allarme: buco da 26 miliardi.
Insomma, questa pandemia ha messo in ginocchio proprio tutti, anche l’Ente più ricco d’Italia, l’Inps, che con un grosso debito corre ai ripari.
Il bilancio preventivo dell’Inps per l’anno in corso, si chiude con un rosso di 26 miliardi di euro. E ci sono dubbi sulla «tenuta del sistema».
Un grosso contraccolpo per l’INPS, facendo emergere che «come l’effetto della pandemia sul tessuto economico e sociale del Paese ponga il tema della sostenibilità e dell’equilibrio del rapporto tra assicurati (in leggero calo) e pensionati (in piccola crescita) portandolo al 1,25. Tema, questo della tenuta, che il legislatore dovrà osservare con attenzione in termini di interventi normativi e finanziari».
Insomma, contare eccessivamente sull’INPS per sostenere la crisi economica da Covid, in Italia, potrebbe portare ad un aggravamento della situazione, che potrebbe diventare addirittura insostenibile.
Nel documento che accompagna l’atto di approvazione della nota di assestamento, il Comitato di vigilanza dell’Inps, presieduto da Guglielmo Loy, sottolinea che «la fase di difficoltà economica che il Paese sta attraversando, inevitabilmente incide sul bilancio dell’istituto per effetto anche dalla diminuzione delle entrate e l’aumento delle prestazioni».
La perdita delle entrate dell’INPS, che vanno associate alle perdite subite, mettono in evidenza dati allarmanti: al buco di 6,4 miliardi se ne aggiunge una ulteriore pari addirittura a 19,6 miliardi, che porta il rosso complessivo previsto per il 2020 a 26 miliardi. Una crescita esplosiva, superiore al 400 per cento. Su chi graverà questa situazione? Chi ne pagherà le conseguenze? Forse i lavoratori, ma con totale certezza, le pensioni riceveranno un ulteriore taglio.