Perché mi è stato sospeso l’Assegno di invalidità civile? Questa la domanda che molti cittadini invalidi si stanno ponendo in questi giorni, a cui non sanno dare una risposta.
In realtà, in queste ultime settimane, sono sorte novità importanti emanate dall’INPS che riguardano appunto gli invalidi parziali, coloro che rientrano nella percentuale di invalidità compresa tra 74% e 99%.
Dal 14 Ottobre 2021, l’Inps, liquiderà l’assegno mensile di invalidità civile, di cui all’articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118, solo nel caso in cui risulti l’inattività lavorativa del soggetto beneficiario, a prescindere dal reddito ricavato. (Messaggio Inps numero 3495 del 14 Ottobre 2021)
In sostanza, l’invalido dovrà decidere se lavorare o percepire l’assegno di invalidità. Su questa decisione presa dall’Inps, è intervenuto il Governo che dovrà provvedere a creare un nuovo emendamento che possa ripristinare l’assegno per i disabili.
I titolari di assegno di invalidità civile o pensione di invalidità, secondo l’ultimo comunicato stampa dell’Inps, sono obbligati a comunicare i redditi all’Istituto previdenziale tramite:
-il modello RED ➡Qui
-il modello fiscale 730 o ex Unico,
per il calcolo dell’importo dell’assegno di invalidità.
Per poter continuare a ricevere la pensione di invalidità è necessario che l’invalido compili ed invii regolarmente ed annualmente il modello Red all’Inps. Se il percettore di invalidità omette e dimentica di inviarlo, si ritroverà sospeso l’assegno di invalidità.
Quindi, a coloro che non hanno comunicato i redditi degli anni precedenti, l’Inps ha dapprima inviato vari solleciti, per richiedere la conferma dei requisiti reddituali dell’anno 2017-2018 ovvero la dichiarazione di responsabilità dei redditi.
Se il pensionato non procede alla comunicazione, l’Inps invierà una comunicazione al domicilio del pensionato, con il quale informerà il pensionato, della sospensione temporanea delle prestazioni di invalidità civile in godimento.
Il titolare di assegno di invalidità civile, in caso di sospensione temporanea, dovrà procedere a comunicare i redditi (dal 2017 al 2021), entro 120 giorni dalla notifica di sollecito, con una domanda telematica Inps denominata: Ricostituzione reddituale.
Passati i 120 giorni, la pensione di invalidità, verrà revocata e saranno recuperati anche le prestazioni dovute e sospese precedentemente.
Non sono interessate le pensioni erogate ai beneficiari con amministratore di sostegno o con rappresentante legale o con tutore che non abbiano comunicati i redditi.
Inoltre, dal 7 Maggio 2021, la sospensione della prestazione economica invalidità civile, avverrà dalla data della convocazione a visita, nel caso in cui il soggetto convocato non si presenti a visita nel giorno indicato nell’invito di convocazione o alleghi i documenti richiesti”. (Il messaggio Inps numero 1835 del 6 Maggio 2021)
Sarà l’Inps a notificare all’invalido, la sospensione dell’assegno entro 90 giorni. Quindi c’è una prima sospensione (dopo 2 giorni dall’assenza alla visita), precedente alla comunicazione di interruzione dell’Inps e se l’invalido non dimostra nessuna giustificazione, l’assegno viene revocato.
Svelato il motivo per cui molti invalidi si sono visti sospendere l’assegno di invalidità.