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Ipotesi choc, indagini manomesse. Il Pm: “Coinvolta, nella sparizione di Denise, la famiglia del padre, i Pulizzi. Nomi e cognomi”

Denise Pipitone, ipotesi choc avanzata nella trasmissione Storie Italiane, che si sta occupando della scomparsa della piccola: forse coinvolta famiglia Pulizzi ovvero i membri della famiglia del padre naturale della piccola. «Indagini manomesse per scopi precisi»

Ipotesi choc, indagini manomesse

Storie Italiane torna a discutere sul caso di Denise Pipitone e le novità che emergono sono davvero agghiaccianti, ma potrebbero aiutare gli inquirenti a scoprire la verità e dare giustizia alla famiglia di Denise.

Sono state le rivelazioni dell’ex pm Angione a far capire che nella vicenda potrebbero essere coinvolte due famiglie. Eleonora Daniele, la conduttrice del programma, ha rivelato un dettaglio che fa discutere e che riguarda una cimice messa a Giuseppe D’Assaro, ex marito della sorella di Piero Pulizzi, padre biologico della bimba scomparsa da Mazara del Vallo.

L’uomo, che è un collaboratore di giustizia, fu incaricato di andare in famiglia e fare delle domande. Fu detto che aveva un permesso di due giorni e con una cimice fece delle domande alla moglie e anche alla madre. Peccato però che nel corso del colloquio con la moglie la cimice non fu attivata e il sospetto è che sia stato fatto a posta e che lui abbia voluto nascondere qualcosa.

Quest’uomo però non è mai stato, per le indagini, attendibile, perchè dapprima aveva accusato sua moglie e sua figlia poi parlò della morte di Denise e poi ritrattò tutto, negando quanto detto. Il fatto che fosse un collaboratore di giustizia ha anche fatto pensare che dietro tutte le due versioni si nascondesse in realtà un messaggio a qualcun altro.

La moglie di D’Assaro, sorella del padre di Denise, negò di aver mai visto la bambina, dicendo che non era a conoscenza della relazione extra coniugale del fratello con Piera Maggio, da cui è nata Denise. La donna sostenne di essere stata accusata ingiustamente dal marito che voleva solo punirla per non aver accettato di tornare insieme.

La pm Angione ha spiegato che nella vicenda sono coinvolte due famiglie, non solo la famiglia Corona, quindi, ma presumibilmente anche la Pulizzi, pur non facendo nomi.

La pm spiega che nella registrazione in cui si sente Jessica, sorellastra di Denise, parlare del rapimento con altre persone mentre è sul motorino, una di quelle è al 60% un familiare della bambina su cui poi non si è indagato. Il familiare in questione viene chiamato Peppe: “Vai vai a prendere Denise”, afferma una voce a cui c’è una replica: “Ma Peppe che ti ha detto dove la devo portare“, “Fuori”. Tutti elementi molto forti che non hanno avuto un seguito nelle indagini.

Elementi che si incrociano

Ci sono molte altre testimonianze che spianano la strada che potrebbe condurre alla verità: emerge un altra figura, quello di Battista della Chiave, zio di Giuseppe D’Assaro (cognato del padre di Denise), che spiegò di aver visto il nipote portare via la bambina, pur non sapendo dove. In una delle registrazioni di Chi L’ha Visto la moglie di Della Chiave si morde le mani e gli grida di tacere visto che sta mettendo tutti nei guai. La reazione fa pensare che possa aver detto la verità. Giuseppe sostenne sempre che lo zio non era in grado di esprimersi, che l’interprete non poteva sapere cosa diceva visto che la stessa famiglia non era in grado di capirlo. Oggi, l’unica persona che sembra aver parlato sul caso, però, non c’è più.

Perchè Denise non ha il cognome del padre?

Il fatto che Denise non ha il cognome del padre, fa comprendere che questa bambina era stata frutto di un evento che qualcuno, forse, voleva celare e si pensa che sia stata fatta sparire per nascondere questo tradimento.

Piera Maggio era sposata con Toni Pipitone, il suo primo marito. Nel corso del matrimonio Piera è rimasta incinta di Denise, ma in realtà il padre della bambina era Piero Pulizzi, amante della donna diventato poi suo marito. I due avevano da tempo una relazione extraconiugale, che è stato uno dei motivi per cui da subito i sospetti della scomparsa della bimba sono ricaduti sull’ex moglie di Pulizzi, da cui l’uomo aveva avuto altre due figlie.

Inizialmente la storia era privata, ed ecco il motivo del cognome Pipitone. Quando si è scoperto che la bambina era in relatà biologicamente figlia di Pulizzi Denise era già scomparsa. Così Pipitone si è tirato fuori dalla vicenda, mentre non è stato fatto il cambio di cognome perché la bambina ormai era sparita nel nulla e le ricerche erano cominciate con quel cognome, lo stesso che la bambina avrebbe riconosciuto come il proprio.