Morire a 8 anni cadendo dal 3 piano, dopo aver rincorso gli alieni del videogioco. Questa la triste storia che ha come protagonista Jacopo. Tanti palloncini blu hanno colorato il cielo per dare l’ultimo saluto ad un bambino dolcissimo, vittima di una disattenzione.
Arezzo, 20 maggio 2020 – Jacopo Bacis, 8 anni, era il figlio del calciatore ed ex allenatore dell’Arezzo, che sabato sera è precipitato dal terzo piano della sua cameretta e deceduto all’istante. Secondo le indagini degli inquirenti, il piccolo si è lanciato dal balcone cercando di rincorrere un personaggio dei videogiochi.
Nel tablet i poliziotti hanno ritrovato il gioco a cui Jacopo stava giocando, collegato ad internet insieme ad altri partecipanti.
Da quanto filtra adesso pare si tratti di un videogioco molto popolare fra i bambini, che è facilmente scaricabile da Internet e al quale possono partecipare, sempre on line, fino a quattro giocatori. Pare, ma è un’indiscrezione ancora tutta da confermare, che ci fosse con Jacopo almeno un altro bimbo, collegato a distanza.
Si tratta di un videogioco di ruolo, nel quale si immagina la Terra al centro di una catastrofe e invasa da pericolosi alieni. I giocatori, Jacopo in questo caso, si impegnano in pericolose missioni di salvataggio dei sopravvissuti e di combattimento contro gli invasori da altri mondi. Se è andata così il figlio minore dell’ex calciatore (in casa c’erano anche il fratellino di 12 anni e la mamma) potrebbe essersi immedesimato a tal punto nella parte da perdere il contatto con la vita reale, da confondere la realtà virtuale con quella vera, fino a non accorgersi che stava saltando da una finestra.
Erano circa le 22 di sera quando, dopo cena, i due figli della coppia si ritirano ognuno nelle proprie stanze e Jacopo ritorna a giocare al videogame. Poco dopo si è sentito un rumore molto forte provenire dalla sua stanza e quando i genitori si sono recati per capire cosa fosse successo, hanno trovato la porta del balcone aperta e il piccolo deceduto sull’asfalto.
I vicini hanno sentito un urlo straziato, difficile capire se sia quello del bimbo caduto o del padre che si accorge del tonfo sordo.
A seguire le sirene dell’ambulanza del 118 e della Volante della polizia. Jacopo non dà segni di vita, probabilmente è già morto, ma viene lo stesso caricato in ambulanza, nel tentativo di rianimarlo nel tragitto verso l’ospedale. Jacopo ha lasciato tanta tristezza nel cuore di tutti.