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La Cina non ferma Yulin: riconfermato il festival della carne di cane come cibo

Pochi giorni fa il popolo cinese aveva detto “no” alla carne dei cani come cibo, ma ora sembrano ritornare sulle loro posizioni.

I cani sono amici, non cibo”, si era detto. Ma sembra che in Cina non tutti se ne siano accorti.

Domenica 21 Giugno così è stata celebrata l’inaugurazione del festival di Yulin in cui si promuove l’utilizzo della carne cinese.

Nei giorni scorsi alcuni attivisti animalisti cinesi hanno esortato le autorità locali ad accogliere, non solo a parole, la recente dichiarazione del governo nazionale, secondo il quale i cani sono “companion” (compagni di vita) e non “livestock” (bestiame), e quindi ad interrompere il contestato evento.

Gli attivisti hanno inoltre salvato dieci cuccioli , trovati in vendita in un mercato alle porte di Yulin e filmato la macellazione di diverse carcasse di cani”, fa sapere Humane Society International, alla quale hanno inviato un rapporto.

Atti in chiaro contrasto con la posizione presa nel mese scorso dal ministero dell’Agricoltura cinese. A Yulin, la maggior parte dei venditori si trovano ora concentrati nella zona del mercato di Nanchao, in periferia. Il noto mercato Dongkou, che in precedenza era l’epicentro del commercio, è apparso relativamente vuoto al confronto.

Per Hsi “la centralizzazione dell’attività potrebbe essere frutto del tentativo delle autorità di semplificarne il monitoraggio e la gestione”. Peter Li, specialista in politica cinese dell’associazione aninalista, è convinto che il vento del cambiamento stia soffiando in Cina: “Nessuno si aspetta che il commercio di Yulin cessi d’esistere dall’oggi al domani” ma questi cambi di atteggiamento delle autorità “potrebbero essere sintomo del fatto che le cose stanno mutando anche lì”.

Mi auguro che le città di Shenzhen e Zhuhai, le prime a vietare la carne di cane, abbiano spianato la strada e che la dichiarazione del governo nazionale in merito alla considerazione dei cani come animali da compagnia, fornisca un incentivo sufficiente per far sì che altre città ne seguano l’esempio”, conclude Li. C’è anche un altro segnale che arriva dall’interno del paese: i social network riportano la presa di posizione contro Yulin di cinque big dello show business cinese, cantanti attori e star della tv, tutti amanti dei cani: Yang Mi, Fan Bingbing, Zhao Liying, Sun Li e Chen Kun.