“Non sono riuscita a salvare la mia principessa”, queste le parole in tribunale di Svetlana Mirzoeva, la donna condannata ad 11 anni di carcere per l’uccisione della piccola.
Svetlana è una donna e madre di 28 anni, che ha soffocato sua figlia di 24 mesi infilandole un pezzo di pane grande il bocca. Il motivo? Un atto di pura follia che si è scatenato dopo aver visto la bambina che buttava sul pavimento del cibo ripetutamente.
La piccola Viktoria aveva sbriciolato mezza pagnotta e fatto cadere il latte mentre mangiava nella sua casa nella città russa di Omsk. La madre, Svetlana Mirzoeva, è andata su tutte le furie: ha afferrato la piccolina prima di forzare un pezzo di pane in gola. La bimba sarebbe morta per soffocamento, secondo quanto ricostruito in tribunale. I soccorsi effettuati dalla madre non sono serviti a nulla: ha cercato di rianimarla tramite respirazione bocca a bocca ed ha provato a versarle dell’acqua in gola per ammorbidire il pane, ma per la figlioletta erra già tardi. “Ha smesso di respirare e ho provato a togliergli il pane dalla bocca” ha poi spiegato la 28enne alla polizia.
A vedere tutto c’era il figlio più grande, Ali, 4 anni. Ma l’orrore non finisce qui.
Il compagno della donna, Alexey Tretyakov, 30 anni, ha preso la piccola, ormai morta, l’ha riposta in un borsone e l’ha nascosta in un luogo sicuro e distante. Più tardi, quello stesso giorno Mirzoeva è stata vista “di buon umore” da amici e conoscenti. Ha detto loro che Viktoria era insieme all’ex marito della ragazza. Nei giorni che seguirono, dopo i continui sospetti dei vicini, la madre è stata costretta ad affermare che Viktoria era morta, affermando però prima che si era trattato di un incidente, per poi incolpare Tretyakov, il suo partner. Quest’ultimo è morto dieci giorni dopo per “avvelenamento da alcol”.
La 28enne ora si trova in carcere e sconterà la pena di 11 anni mentre il figlio di 4 anni è stato affidato ad una casa di accoglienza di bambini orfani.