Renato Zero, cantante romano tanto amato dagli italiani e all’estero, ha parlato a cuore aperto della sua malattia passata e di una persona a lui cara che gli ha salvato la vita.
Renato Zero è senza dubbio uno dei pilastri della musica italiana che ha fatto innamorare tante coppie negli anni del suo pieno successo, con le sue meravigliose canzoni.
Nato dall’unione tra Domenico Fiacchini, poliziotto e Ada Pica, infermiera, Renato Zero trascorse l’infanzia in via Ripetta e l’adolescenza nel quartiere della Montagnola a Roma.
L’evento più rilevante del primo periodo della sua vita, da lui spesso ricordato, fu la malattia che lo colpì appena nato, una forma di anemia emolitica neonatale, che fu curata con una trasfusione completa del sangue.
Diverse interviste del cantante hanno messo il luce questo periodo triste della sua vita.
Il racconto del cantante non riguarda un periodo recente della sua vita, anzi, forse è tutto il contrario. La patologia di cui ha parlato è l’anemia emolitica. Questa malattia comporta una incompatibilità materno fetale del fattore Rh. I globuli rossi vengono degradati o distrutti più rapidamente del normale dagli anticorpi della madre.
Questa condizione rese necessaria una trasfusione completa di tutto il sangue quando aveva solo un mese di vita. Il suo salvatore fu un frate che gli donò il sangue. Il processo durò un mese ma al termine non riusciva ad assimilare nessun tipo di latte.
Fu in quel momento che suo padre andò in un bar chiamato Mercatelli dove facevano dei maritozzi con la panna molto conosciuti. Lì comprò del latte della Centrale che fortunatamente riuscì ad assimilare senza problemi. “Per questo mi chiamo Re-nato. Perché sono rinato due volte” ha detto il cantante.
Nonostante un inizio di vita difficile, Renato Zero continua ad essere sempre sulla cresta dell’onda e continua a far emozionare con le sue canzoni. Questa racconto sulla sua infanzia ha sicuramente fatto conoscere una sfumatura che molti suoi fan non conoscevano di lui.
Nel 2003 ha adottato un figlio, Roberto Anselmi Fiacchini, che lo ha reso nonno di due nipoti, alle quali nel 2020 ha dedicato, all’interno di Zerosettanta – Volumedue, il brano La Mia Carezza.
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