Attualità

L’allarme di Striscia la Notizia: i nostri smartphone ci spiano e ci ascoltano

Quante volte ti sarà capitato di sentirti spiato dal tuo smartphone? Avrai pensato che non è possibile.

Facciamo un esempio: parlavo a voce con la mia amica del fatto che dovessi comprare una nuova aspirapolvere e poco dopo mi è arrivata un’email promozionale da parte di un sito che vende elettrodomestici e in promozione vi era un’aspirapolvere!

Anche dopo qualche giorno, sono bombardata di pubblicità su aspirapolvere sui social network e su internet.

Ok, è una pura coincidenza, ho pensato, anche se piuttosto inquietante. E se invece i nostri dispositivi agissero da spie digitali per gli inserzionisti? Facendo delle ricerche su Google ho scoperto che mezzo mondo, da anni, è convinto che smartphone, altoparlanti intelligenti e social network ascoltino segretamente le nostre conversazioni attraverso il microfono con l’obiettivo di targhettizzarci con precisione millimetrica.

Il noto programma televisivo Striscia la Notizia, in onda su Canale 5, ha lanciato un servizio sensazionale che fa luce su molte “strane coincidenze” che si verificano spesso con i nostri smartphone e ne spiega dettagliatamente i particolari.

Come fa il nostro smartphone a spiare e trasmettere ai social e ai browser come Google Chrome le nostre conversazioni, le quali vengono poi utilizzate per scopi pubblicitari e di marketing?

Utilizzando le applicazioni installate. Anche le app che possono destare meno sospetti potrebbero avere l’accesso al microfono del nostro smartphone.

Molto spesso, al momento della installazione di una applicazione, ci viene richiesto tramite un popup di avviso, se vogliamo o meno consentire l’accesso dell’app in questione al microfono, alla rubrica contatti eccetera. Con l’accettazione dell’avviso permettiamo a tali applicazioni di registrare (inconsapevolmente) le nostre conversazioni e inviarle sui loro server.

Vi siete mai posti la domanda: “ma tutti coloro che creano queste applicazioni gratuite, cosa ci guadagnano?”. La risposta è molto semplice, quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu!

Secondo John Pracejus, professore dell’Alberta School of Business ed esperto di marketing e comunicazione, oggi le persone sottovalutano il grado di monitoraggio delle loro attività online.

Sanno così tante cose di te che possono anche indovinare a cosa stai pensando senza dover necessariamente ascoltare le tue conversazioni” ha detto Pracejus. Ma ha la sensazione che ci sia dell’altro. “Un’altra possibilità è che effettivamente ti stiano ascoltando. Le smart TV, i telefoni, gli homepod attivati dalla voce ci sentono e non si sa quanto di ciò venga poi registrato, trascritto, archiviato o utilizzato per scopi pubblicitari”.

Le applicazioni apparentemente innocue, come ad esempio quella per modificare il volto o altra roba del genere, potrebbero essere tra le principali responsabili di questo sistema. Basta considerare il fatto che per creare una app, si investono soldi, si pagano grafici e programmatori, in qualche modo questi soldi dovranno pur rientrare.

Il prodotto siamo noi, le nostre conversazioni, le nostre intenzioni, che vengono rivendute per scopi pubblicitari.

Come evitare di essere spiati

Su iPhone con iOS 11 o versioni successive, vai su Impostazioni > Privacy > Microfono, quindi scorri per disattivare l’accesso di qualsiasi app al tuo microfono.

Per i telefoni Android che funzionano su Oreo 8.0 o versioni successive, apri lo smartphone Impostazioni > App e notifiche > Info app -> Autorizzazione app . Da lì, puoi revocare l’accesso di un’app al microfono del tuo telefono.