Lecco, mamma lascia i quattro figli piccoli a casa per il weekend per andare a una festa con alcol e droga
Una 36enne, operatrice sanitaria e residente in provincia di Lecco, è stata denunciata per abbandono di minori: si è recata ad una festa di alcol e droga, lasciando a casa, incustoditi, i suoi figli molto piccoli.
Hanno 5, 7, 10 e 14 anni i bambini lasciati a casa da soli per un intero weekend dalla madre che ha trascorso le sue ore lontana dai figli in un’altra casa dove ha partecipato a una festa a base di alcol e droga.
Solo domenica pomeriggio soccorsa dal personale medico a causa di un abuso di sostante stupefacenti e superalcolici ha ripreso conoscenza e allertato un conoscente affinché si recasse nel suo appartamento per accudire i piccoli.
Quando l’uomo è giunto nell’appartamento, la più grande dei figli ha detto aver badato ai fratelli nelle ore precedenti.
Attualmente i bambini sono stati affidati alla nonna.
Una storia di abbandono che arriva da Lecco e che è stata scoperta in maniera fortuita dopo che la donna, 36 anni, mamma single e di professione operatrice sanitaria, è finita in ospedale domenica 7 giugno. A portarla lì l’ambulanza che l’ha soccorsa a causa di un malore nell’appartamento dove aveva trascorso gli ultimi giorni abusando di cocaina e alcol. È stata lei a raccontare i dettagli ai medici che l’hanno sottoposta alle cure del caso. Non è chiaro da quanti giorni fosse in quella casa e da quante ore fosse in corso il festino che le ha poi provocato il malore. Saranno gli inquirenti a ricostruire i dettagli della vicenda nella quale a pagare il prezzo più caro però sono stati i figli della donna che è stata denunciata per abbandono di minori.
La donna ha perso la potestà dei figli
Non è chiaro cosa la donna abbia raccontato agli agenti che hanno preso in custodia i figli prima di affidarli alla nonna, madre della 36enne dove rimarranno fino a quando il giudice per i minori non deciderà del futuro dei quattro, tutti minori. Il pubblico ministero di turno presso il Tribunale per i minorenni di Milano intanto ha disposto nei confronti dell’operatrice sanitaria il decadimento della potestà genitoriale.