Lettera del figlio di Sonia Battaglia, morta dopo la somministrazione del vaccino
“Mia mamma è morta ma vogliamo capire perchè”. Inizia così la lunga lettera pubblicata dal figlio, Mario Conte, e condivisa da Antonio Battaglia, fratello di Sonia Battaglia, 54enne dipendente del Ministero dell’Istruzione ricoverata in coma, il 15 Marzo e poi deceduta il 18 a Napoli dopo la somministrazione del vaccino.
‘É sempre stata bene, due giorni dopo il vaccino ha iniziato a vomitare’
“Finora è sempre stata sana come un pesce una settimana fa si è sottoposta al vaccino (LOTTO ABV5811), data scadenza 30.06.2021″ – ha puntualizzato congiunto della donna. “Il giorno seguente al vaccino stava bene tanto che è andata a lavorare. Due giorni dopo ha avuto la febbre (nella norma rassicurati dalla dottoressa). Terzo giorno, mia mamma ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza i quali le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo.
Dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Il giorno 12 sera abbiamo richiamato l’ambulanza la quale dopo aver controllato i parametri vitali si è rifiutata di portarla in ospedale e tenerla sotto controllo”. La situazione è precipitata con il trascorrere delle ore.
‘Non riusciva più a parlare ed è rimasta immobilizzata’
“Il 13 marzo ho chiesto a mia madre di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla ma invece era totalmente immobile. Ad un certo punto l’ho presa in braccio e ‘ho portata in pronto soccorso all’ospedale del Mare di Napoli dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia cerebrale nel durante ha avuto anche un infarto“.
Il figlio: “Diagnosticata un’emorragia cerebrale ed un infarto’
“Dopo essere riusciti a parlare con i dottori nel pomeriggio ci hanno informati che nel giro di due ore ha avuto una trombosi massima che ha preso tutti gli organi del corpo oltre ad un’occlusione dell’aorta causata da una placca. Non si può intervenire in nessun modo perché l’eparina aumenta ulteriormente l’emorragia al cervello” – ha spiegato Mario Conte che ha chiuso il lungo post con un disperato appello.
La donna è stata dichiarata morta il 18 Marzo.
Tutto da dimostrare e per ora escluso, un eventuale rapporto di causa con la vaccinazione anti-Covid che la donna aveva praticato il 1 marzo.
«Mia madre – sottolinea ancora una volta il figlio della paziente Mario Conte – è sempre stata una persona in salute, non aveva malattie”.
La donna oltre a una trombosi dell’arco aortico e varie trombosi cerebrali avrebbe mostrato alla Tac anche una lesione di vecchia data.