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L’idea del governo: diminuire le ore di lavoro senza ridurre lo stipendio

Ridurre le ore di lavoro senza diminuire gli stipendi: questa l’idea che vuole concretizzare il Governo, con l’obiettivo di creare nuovi spazi nelle aziende e favorire nuove assunzioni, anche grazie all’ausilio dei fondi del programma Sure, garantiti dall’Ue durante l’emergenza Covid.

Meno ore, uguale stipendio

‘Lavorare meno, lavorare tutti’: un vecchio ritornello perfetto per i nostri tempi, vista l’ipotesi del Governo Conte di diminuire le ore lavorative, lasciando intaccato lo stipendio.

Sul tavolo di governo e maggioranza, secondo quanto riporta l’Adnkronos, c’è la possibilità di un pacchetto lavoro, da inserire nella legge di Bilancio, che comprenda questa nuova iniziativa.  Vediamo come potrebbe funzionare.

Come funzionerebbe la riduzione dell’orario di lavoro

In pratica i lavoratori lavorerebbero delle ore in meno per poi portarsi a casa lo stesso stipendio. Per creare ciò, si utilizzeranno i fondi europei del programma Sure, istituito durante l’emergenza Coronavirus.

Diminuendo le ore di lavoro in azienda, si potrà dare la possibilità a più operai di essere assunti.

Un programma simile è allo studio anche in Francia e Germania, anche perché viene caldeggiato dallo stesso Sure. La Commissione europea dovrebbe poi verificare l’aumento della spesa pubblica connesso all’estensione dei regimi di riduzione dell’orario lavorativo. Si potrebbe, inoltre, pensare di applicare la misura anche ai lavoratori autonomi.

Attenderemo la metà di Ottobre, data in cui il Consiglio dei Ministri dovrà approvare una serie di novità in ambito del Lavoro; si è pensato alla decontribuzioni per incentivare le assunzioni, ad una riforma degli ammortizzatori sociali e molto altro. Insomma, sarà un autunno caldo!