L’INPS concede un sussidio di 9.972€ a chi soffre di diabete, in queste condizioni
Nel nostro Paese oltre 3,5 milioni di persone hanno il diabete, dato che, tra l’altro, segnala “un trend in lento aumento negli ultimi anni”. E’ quanto emerso dai dati inseriti nella Relazione al Parlamento 2021 sul diabete mellito, elaborata dagli esperti del Ministero della Salute.
Tra i sintomi più invalidanti del diabete c’è l’affaticamento, la stanchezza, la sete eccessiva, vista offuscata, aumento del volume delle urine e la frequenza di minzione e nei casi più gravi si sviluppano complicanze a carico dei nervi periferici, che si manifestano soprattutto con disturbi della sensibilità, e spesso dolore, nei territori dei nervi interessati, solitamente agli arti inferiori a iniziare dai piedi.
Il diabete non è una malattia da sottovalutare e può essere anche invalidante. In questo caso si può ottenere un indennizzo per da parte dell’INPS.
Diabete e invalidità INPS
L’INPS eroga diversi sussidi in favore di soggetti che soffrono di diabete. Vediamo nello specifico cosa ci si può aspettare.
A seconda del grado di invalidità variano anche i diritti degli affetti da diabete.
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- Per tutti i diabetici – esenzione dal ticket sanitario per patologia, se la patologia è accertata in una struttura pubblica.
- Invalidità superiore al 46% – il diritto di essere inseriti nelle categorie protette (sono a rischio i diabetici con un grado di invalidità dal 41% al 50%). È utile confrontarsi con i patronati per conoscere la propria categoria e i rispettivi diritti.
- Invalidità dal 74% in su – si può ricevere un assegno calcolato in base al reddito e poi ci sono le agevolazioni della Legge 104/92 (assegni, permessi o altri vantaggi per l’assistenza ai diabetici).
- Invalidità tra il 91% ed il 100% – diritto all’assegno di inabilità. È necessario aver versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni nell’ultimo quinquennio. Per i soli dipendenti pubblici c’è la pensione per inabilità alle mansioni o a proficuo lavoro.
- Invalidità al 100% – la pensione e i parenti del diabetico hanno diritto ad ore di permesso sul lavoro per poterlo assistere.
In caso di invalidità tra il 74% e il 99% il soggetto diabetico avrà diritto a percepire un assegno di invalidità civile pari a 286,81 euro per 13 mensilità. Dunque, 3.728,53 euro annui.
Se la malattia si presenta in maniera più aggressiva, l’invalidità riconosciuta potrebbe raggiungere il 100%.
In questo caso si otterrebbe una pensione di inabilità dello stesso importo a cui si aggiungerebbe, in caso di difficoltà di deambulazione, un assegno di accompagnamento.
Questa indennità è pari a 520,29 euro per 12 mensilità, ossia 6.243,48 euro annui. Dunque, per l’invalidità al 100% il diabetico percepirà 9.972,01 euro ogni anno.
Bisogna tener presente che l’assegno di invalidità viene riconosciuto ai soggetti di età compresa tra 18 e 66 anni e con un reddito massimo di 4.926,35 euro. Invece, la pensione per l’invalidità al 100% può essere riconosciuta alle persone tra i 18 e i 66 anni con un reddito massimo di 16.982,49 euro. Superati i 66 anni e 7 mesi l’assegno aumenterà a 459,83 euro per 13 mensilità.
Abbiamo visto, quindi, chi può incassare 9.972,01 euro per il Bonus diabete. Basterà rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere cosa fare per ottenere questi benefici.
Altre agevolazioni
– E’ possibile beneficiare dell’Iva agevolata al 4% sull’acquisto di una macchina e, in alcune regioni, l’esenzione permanente dal bollo.
-La detrazione del 19% e l’ Iva agevolata al 4% sono riconosciuti di diritto ai diabetici considerati disabili, con un grado di invalidità davvero alto, anche per l’acquisto di strumenti tecnologici (tv e pc).
-Il paziente, in possesso di una patente speciale e che riesce a guidare solo una vettura adattata alla sua condizione, e le persone che hanno fiscalmente a carico un malato di diabete, hanno diritto a una detrazione fiscale del 19% sulle spese di acquisto e di adattamento di un’auto. Lo stesso vale per chi assiste un diabetico con gravi limitazioni motorie o non vedente.
-I diabetici gravemente disabili hanno diritto a un piccolo sconto fiscale per le spese di assistenza non professionale (badanti).
-La pensione anticipata è invece prevista per chi soffre di diabete solo se ha i requisiti di contribuzione e una percentuale di invalidità molto elevata.
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