L’INPS verserà a queste vedove oltre 600 euro in più sulla pensione di luglio
La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.
La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa .
La pensione indiretta è riconosciuta nel caso in cui l’assicurato abbia perfezionato 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva ovvero 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso.
Hanno diritto al trattamento pensionistico in quanto superstiti:
- il coniuge o l’unito civilmente;
- il coniuge separato;
- il coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Chiarito ciò, possiamo affermare con sicurezza che la pensione di reversibilità è molto misera e spesso insufficiente per garantire una vita dignitosa ai superstiti.
Sono fortunate soltanto le vedove che possiedono una pensione personale a cui aggiungeranno quella di reversibilità: solo in questo modo potranno fronteggiare l’aumento dei costi e dei rincari.
Infatti gli importi dei trattamenti pensionistici ai superstiti sono cumulabili con i redditi del beneficiario, ma possono subire dei tagli se il superstite lavora. Ma alle vedove che pur lavorando non superano la soglia di euro 20.489,82, l’INPS non effettuerà alcun taglio.
Luglio: mese ricco per le vedove
L’INPS verserà a queste vedove oltre 600 euro in più sulla pensione di reversibilità e non serve la domanda.
Si tratta della quattordicesima, ovvero una somma aggiuntiva sulla pensione che va da 366 euro a 655 euro.
Questa però non spetterà a tutte le vedove titolari di pensione di reversibilità.
Stando a quanto previsto dalle norme attuali, la quattordicesima in caso di pensione di reversibilità spetta solo nel caso in cui il coniuge superstite soddisfa precise condizioni che sono:
-essere in possesso del requisito anagrafico richiesto di 64 anni;
-non possedere redditi personali superiori a 2 volte il trattamento minimo Inps (13mila euro annui circa).
Se il superstite è titolare solo di una pensione ai superstiti, la quattordicesima spetta sulla pensione ai superstiti e in tal caso l’anzianità contributiva complessiva deve essere determinata in base all’aliquota di reversibilità riconosciuta per il calcolo del trattamento pensionistico.
In generale, la quattordicesima sulla pensione prevede un importo che parte da 336 euro per arrivare ai 655 euro, in base agli anni di contribuzione dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi e al reddito complessivo del pensionato.
Per avere la quattordicesima sulla pensione di reversibilità, quando spetta, non deve essere presentata alcuna domanda specifica ma viene direttamente erogata dall’Inps in automatico.
Solo nel caso in cui si avesse diritto a percepire la quattordicesima sulla pensione di reversibilità, soddisfacendone le condizioni richieste, e non si ricevesse, allora si può presentare domanda di Ricostituzione Reddituale per avere la quattordicesima.
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