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L’Italia senza il gas russo: rischiamo il black out. Ore senza luce e gas, paura per gli italiani


Stop gas russo black out

La guerra Russia e Ucraina si sta ripercuotendo su di noi: l’Italia ha un importante patto commerciale con la Russia e riguarda il rifornimento di gas. La situazione però sembra degenerarsi e se Putin deciderà di interrompere il rifornimento (visto che l’Italia ha inviato armamenti al popolo ucraino per difendersi), potrebbe costare davvero caro per noi. Si pensa al peggio e si corre ai ripari: potrebbe esserci un black out di gas e energia elettrica, con razionamenti nelle ore.

Rischio black out? Ecco cosa potrebbe accadere

Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma Energia, ha dichiarato: “Questa crisi sarà dolorosa, è profondamente sbagliato presentarla come una passeggiata che si risolverà con qualche correttivo. Dobbiamo razionare i consumi, già in questi giorni”

Il tema del gas, attualmente è sotto i riflettori, perchè un’ eventuale decisione di Putin, metterebbe nei guai il popolo italiano, considerando che il 40% del metano arriva dalla Russia.

Se Mosca chiudesse i rubinetti?

stop gas russo

Secondo uno studio della Fondazione Eni-Enrico Mattei, riportato dal Corriere della Sera, ci sarebbe il rischio reale di un razionamento, cioè dei “distacchi programmati” che si tradurrebbero in black out della corrente elettrica e/o tagli alle erogazioni di gas per uso industriale o per uso civile (riscaldamento e gas per cucinare).

Non sarebbero sufficienti, infatti, le contromisure attualmente allo studio perchè mancherebbero all’appello tra gli 8,9 e i 10,5 miliardi di metri cubi di gas rispetto ai consumi di un anno normale.

Questo significa che gli italiani potrebbero restare delle ore al buio, senza luce e altre ore senza gas, avendo difficoltà anche a cucinare, a lavare, a lavorare.

Una parte della soluzione potrebbe arrivare dalla comparsa sulla scena di nuovi interlocutori attraverso un aumento delle importazioni da Algeria , Qatar e Libia.

Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma Energia, ha così affermato:  “La politica ci gira attorno. Le cose da fare subito sono due: riaprire davvero le centrali a carbone come accade in mezza Europa e dire chiaramente agli italiani che bisogna iniziare a spegnere la luce e ridurre i consumi”.

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