Problemi con il tratto gastrointestinale? variazioni di peso inspiegabili? squilibri ormonali? problemi con il sistema nervoso centrale? capelli e unghie sfibrati? basso contenuto di ferro? questi sono alcuni dei sintomi che affliggono moltissimi italiani, mezzo milione per la precisione e sono tutti affetti da un disturbo molto fastidioso e per cui lo Stato garantisce 1500 euro.
Questa patologia così diffusa, che in base ai dati ufficiali probabilmente va a coinvolgere più di mezzo milione di italiani è la celiachia. Lo Stato riconosce un’assistenza integrativa ai celiaci italiani.
Il glutine è chiamato un killer silenzioso perché può causare danni cronici in tutto il corpo. A volte il paziente non è nemmeno a conoscenza delle conseguenze del consumo di glutine.
Nei pazienti affetti da questa malattia, l’assunzione di cibi contenenti glutine provoca una risposta anomala del sistema immunitario; il risultato è un’infiammazione cronica e la distruzione del rivestimento interno dell’intestino tenue con progressiva scomparsa dei villi intestinali.
Quindi, è meglio controllare se il tuo corpo ha un’intolleranza al glutine e se verrà accertata la presenza della malattia, potrai richiedere il bonus che ti spetta.
L’unica soluzione per risolvere questo disturbo infatti, è mangiare prodotti senza glutine ( a base di riso e mais) e ricordare di non ingerire prodotti che contengono frumento. I prodotti citati, costano molto rispetto a quelli comunemente a base di grano.
Il celiaco dunque è costretto ad una dieta alternativa ricca di prodotti che evitino queste materie prime per lui nocive e che siano contraddistinti dalla caratteristica di essere senza glutine.
L’attuale governo ha così stabilito un assegno per ciascun soggetto intollerante per l’acquisto dei prodotti senza glutine, che varia in base all’età.
Si parte da 56 euro al mese per i bambini fino a 5 anni
70 euro al mese per i bambini di età compresa tra 6 e 9 anni e che introduce una ulteriore suddivisione in base al sesso per le fasce di età successive: 90 euro (femmine) e 100 euro (maschi)
da 10 a 13 anni, 99 euro (femmine) e 124 euro (maschi)
da 14 a 17 anni, 90 euro (donne) e 110 euro (uomini)
da 18 a 59 anni, 100 euro (donne) e 124 euro (uomini)
OVER 60 – Il decreto prevede infine una ulteriore fascia di età, quella degli over 60, che di fatto risulta essere la più penalizzata: dopo il compimento del 60esimo anno di età il contributo scende a 75 euro per le donne e a 89 euro per gli uomini.
Il nuovo testo specifica che il contributo può essere utilizzato solo per l’acquisto di pane, pasta, pizza, prodotti da forno dolci e salati, piatti pronti a base di pasta, preparati e basi pronte, prodotti dolciari e cereali per la prima colazione.
Per gli adulti il bisogno calorico previsto è un po’ più basso e infatti tra i 18 e i 59 anni abbiamo €110 per i maschi e €90 per le femmine. Superati i 75 anni il bonus va ancora a diminuire. Con questo bonus si mira ad aiutare queste persone ad affrontare il maggior esborso a cui la patologia li espone ogni volta che fanno la spesa. Ma è importante che se ne parli perchè la maggior parte di chi ne è affetto in realtà non percepisce il bonus.
Si ha diritto ai prodotti dietetici senza glutine solo ed esclusivamente a seguito della diagnosi del medico specialista. Oltre al certificato di accertata diagnosi di malattia celiaca, serve anche il rilascio da parte dell’Azienda Sanitaria Locale dell’autorizzazione a fruire gratuitamente dei prodotti privi di glutine. I documenti da ottenere sono quindi due. Dopo, il celiaco può ritirare prodotti nelle farmacie, pubbliche e private, nella GDO (supermercati) e nei negozi specializzati.
Conclusioni: Assicuratevi attraverso indagini specialistiche che la vostra intolleranza sia reale, e per risparmiare un po’ di soldi, vi ricordiamo che questi piccoli bonus possono sostenerci nell’acquisto di prodotti che costano sempre molto ma, meglio usufruirne.
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