Esteri

Mamma lascia il figlio di 5 mesi nella vasca da bagno per chattare con gli amici. Bimbo annegato


Simona Perry è una donna di 27 anni che ora dovrà scontare 22 mesi di carcere dopo che il suo bambino, è annegato nella vasca da bagno mentre lei era impegnata a chattare con i suoi amici su Whatsapp e su altri social. Il piccolo è annegato senza che lei se ne accorgesse poichè lasciato da solo per troppo tempo.

La vicenda

La donna ha dapprima fatto una lunga telefonata e poi ha inviato dei messaggi su WhatsApp ai suoi amici mentre Renzo Lake, di cinque mesi, era nella vasca da bagno. Qualcosa è andato storto in tutto questo lungo lasso di tempo: il bambino è scivolato dal seggiolino del bagnetto ed è annegato.

Simona Perry sconterà una pena di 22 mesi presso la Northampton Crown Court: la donna è stata giudicata colpevole di omicidio colposo per negligenza grave.

Nonostante la Perry abbia chiamato i soccorsi subito dopo essersi accorta di ciò che era successo, la corte ha ritenuto che quella era una “morte evitabile” pertanto non c’è stato alcuno sconto di pena.

La donna aveva dichiarato di aver risposto al telefono per qualche minuto ma, sia i messaggi che il registro chiamate, dimostrano che la donna era impegnata in conversazioni telefoniche e via chat per più tempo.

Il giudice Lucking ha aggiunto: “Sono soddisfatto che tu continui a negare la tua responsabilità per la morte di tuo figlio e le tue bugie erano in parte un riflesso del fatto che non hai ancora accettato di essere responsabile della morte del tuo bambino.

Questo è un reato estremamente grave che ha provocato la morte di un bambino e le conseguenze erano completamente evitabili.

A mio giudizio, per quanto tragica sia la tua situazione, verrei meno ai miei doveri pubblici se non imponessi una pena detentiva immediata.

I neonati ei bambini piccoli corrono un serio rischio di morte o gravi lesioni se lasciati incustoditi in un bagno, e ancor di più se il loro accompagnatore è evitabilmente distratto”.

Il sergente investigativo Kerry Chavush, del team per la protezione dei bambini della polizia del Northamptonshire, ha dichiarato: “Durante il processo sono state fornite prove che affermavano che il seggiolino del neonato posto nella vasca da bagno non dovrebbe mai essere considerato un dispositivo di sicurezza e non è mai un sostituto della supervisione di un adulto.

Non ci sono vincitori in questo caso ed è così triste che un bambino che aveva tutta la sua vita davanti a sé sia ​​stato portato via da questo mondo in un modo così straziante e terribile”.

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