Essere multati per aver abbracciato e baciato il proprio figlio: una sanzione di 400 euro per una mamma di Reggio Emilia che dopo il lockdown, è ritornata a far visita al proprio bambino.
A denunciare questa storia è Elisa Fangareggi, fondatrice dell’associazione no profit Time4Life International, che durante una diretta Facebook ha fatto emergere il caso di una mamma di Reggio Emilia, seguita dai servizi sociali e sanzionata per avere abbracciato il figlio di nove anni dopo quattro mesi.
La mamma multata “non ha precedenti penali, lavora in regola, non ha un passato di tossicodipendenza”.
“Da ragazza madre aveva soltanto chiesto aiuto ai Servizi – ha spiegato la Fangareggi alla Nuova BQ – perché non riusciva a conciliare la cura del bambino con i turni di lavoro. Sulla base di una presunzione di inadeguatezza, il bambino le è stato tolto”.
Soffre perchè da tre anni a questa parte, il figlio le è stato sottratto infatti, ora il piccolo vive con la famiglia affidataria e lei lo vede, in modalità protetta, per un’ora alla settimana.
Durante il lockdown non è stato possibile vedere di persona il bambino così si è accontenta di parlare con lui in videochiamata. Quando Conte ha liberato e sciolto l’Italia dalle restrizioni, la mamma di Reggio Emilia è subito corsa ad abbracciare e baciare il suo bambino ma è stata multata per il suo contatto fisico con il figlio, con l’individuo che lei stessa aveva messo al mondo.
“Sfido chiunque a non abbracciarsi e baciarsi. Fatto sta che l’educatrice della cooperativa in questione ha chiamato i carabinieri per il mancato rispetto della distanza di sicurezza e alla donna è stata fatta una multa di 280 euro, che diventano 400 se non paga entro un mese. Non solo: l’educatrice ha fatto sapere alla donna che si valuterà la possibilità di sospendere quegli incontri. Ma come si fa a non considerare il valore del contatto, di un abbraccio, di un bacio e il valore terapeutico che tutto questo può avere? Ma davvero, in questi mesi, nessuno di voi si è stretto a un familiare senza mascherina?”.
“Le forze dell’Arma sono giunte sul posto e hanno constatato che mamma e bimbo si toccavano, erano vicini, avevano bisogno di comunicarsi quanto si vogliono bene stringendosi pelle a pelle. Alla mamma viene comunicata la sanzione. Tutto questo avviene a Reggio Emilia.
All’educatrice mi permetto di ricordare che l’abbraccio e’ il primo gesto del cuore che educa e cura”.
Fangareggi ha comunque ringraziato le tante persone che sono intervenute sui social per alzare la voce sull’accaduto e mandare messaggi di solidarietà alla donna.
A parlarne è anche il tg5 (nel video potrete vedere il servizio): una storia assurda che lascia tutti senza parole e rappresenta la triste verità italiana: poco rispetto per i sentimenti umani che non possono mai essere negati, a maggior ragione se si tratta di queste emozioni nobili tra madre e figlio.