Mara Carfagna chiede di cambiare il Reddito di Cittadinanza: sarebbero tanti gli esclusi dal sussidio
Mara Carfagna, il neo Ministro per il Sud, ha proposto di cambiare il reddito cittadinanza, in quanto giudicato un sussidio talvolta smistato tra una larga platea di nullafacenti.
Già nel settembre 2020, scriveva:
“Sta per finire la prima fase del Reddito di cittadinanza. D’ora in avanti, chi ha percepito il sussidio sin dall’inizio e vuole mantenerlo non potrà più rifiutare nessuna offerta di lavoro. Visti gli scarsi controlli e l’importo consistente dell’assegno, è più un incentivo a stare fermi o a lavorare in nero piuttosto che un modo per avviare all’occupazione.
Ci troviamo nella situazione paradossale di un governo che dovrebbe pensare solo a come sfruttare al meglio il Recovery Fund per creare investimenti e lavoro e invece si ostina a erogare un sussidio costoso e inefficace, che spinge i giovani a starsene a casa anziché cercare un impiego.
Non hanno abolito la povertà, ma andando avanti così cancelleranno la dignità di un Paese che vuole e merita di tornare a crescere con le proprie forze”.
Il reddito di cittadinanza potrebbe presto cambiare
Il reddito di cittadinanza è sempre al centro del dibattito politico e c’è chi pensa di cambiarlo nel nuovo governo.
D’altronde le ultime indiscrezioni sul reddito di cittadinanza farebbero capo proprio al ministro del Lavoro Andrea Orlando e alla sua idea di Riforma.
La stessa ministra del Sud si dice favorevole a modificare il sussidio.
Non sarà di certo annullato, vista la situazione di crisi economica che molte famiglie affrontano a causa della pandemia, ma sarà quasi sicuramente modificato.
Mara Carfagna, in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato:
“Oggi uno strumento di sostegno universale al reddito va mantenuto, è previsto in tutti i Paesi, tanto più in tempi di crisi pandemica. Ma il reddito di cittadinanza ha limiti enormi perché, come ha ammesso anche Di Maio, mette assieme sostegno alla povertà e sostegno a politiche del lavoro, che sono cose diverse. Una correzione sarà obbligata.”
Pur essendo un sussidio erogato maggiormente al sud, la Carfagna ha dichiarato:
“Passare da un Sud assistito ad uno dove ci sono le condizioni per liberare e valorizzare le migliori energie, per produrre, assumere, creare lavoro è un dovere”.
Dalle poche parole della Carfagna si può dedurre che la volontà di cambiare il reddito di cittadinanza, sostegno alla povertà da una parte e politiche attive dall’altro, sia concorde con quella che si potrebbe definire l’idea di riforma Orlando.
Come potrebbe cambiare il reddito di cittadinanza
Immagine Facebook
Dalle prime indiscrezioni pare che vi sia già un’idea concreta di riforma per il reddito di cittadinanza.
Il nuovo governo e in particolare il ministro del Lavoro Andrea Orlando vorrebbe dividere il reddito di cittadinanza secondo due direttrici e d’altronde questa era un’ipotesi sotto certi aspetti già avanzata nel 2020:
-il reddito di cittadinanza resterebbe come oggi per chi non ha nel nucleo familiare beneficiario soggetti occupabili;
-18 mesi e senza rinnovo per chi ha persone occupabili nel nucleo.
-incentivo per chi trova lavoro, un reddito di cittadinanza tagliato con misura insomma per i primi mesi di occupazione. Questo punto è già stato approvato infatti, chi trova lavoro, potrà continuare a beneficiare del sussidio per 6 mesi.
A breve ci saranno grosse novità. Attendiamo aggiornamenti.